venerdì 22 gennaio 2016

Mercati, un buon rimbalzo ma attenzione al trend di fondo

Come previsto nell'analisi di questa settimana (clicca qui), c'è stato il rimbalzo tecnico sui livelli previsti soprattutto per il Dax. Buona anche la view sul petrolio che, però, è ancora presto per vedere i risultati in quanto è un'analisi più improntata nel medio-lungo periodo. 

FINE DEL TREND RIBASSISTA SULL'AZIONARIO??

Personalmente mi viene da dire "NO". Quello a cui stiamo assistendo è un rimbalzo di tipo tecnico, oserei definirla una "Bull Trap" di medio periodo e non escludo che questo mini-trend sia da considerare come il trend di base per le prossime settimane a seguire. Questo trend potrà portare le quotazioni verso livelli più elevati (magari verso i 10.500 di Dax per l'azionario), dai quali si potrebbe intravedere di nuovo un crollo delle quotazioni, stavolta verso livelli più bassi di quelli minimi di questa settimana (che erano i minimi del 2015).

In sostanza il trend di fondo nel lungo periodo (quest'anno) rimane ribassista, senza ombra di dubbio


COME MAI LA SITUAZIONE NON CAMBIA???

La situazione di fondo non cambia perché di fondo gli elementi a favore di un trend ribassista non sono mutati. La volatilità è rimasta elevata, le materie prime rimangono su livelli favorevoli ad una ripresa delle quotazioni e, soprattutto, il mercato obbligazionario è ancora ingabbiato su prezzi elevati e rendimenti ridicoli e non appetibili al mercato. Per questi elementi mi viene da definire questo rimbalzo come un rimbalzo tecnico.


DRAGHI HA INFLUITO?

Diciamo che Draghi ha solamente amplificato gli effetti di questo rimbalzo anche perché, come detto nell'analisi di questa settimana, era prevedibile un rimbalzo ma non era del tutto scontato. Questi eventi di natura macroeconomica influiscono sui mercati come dei veri e propri "amplificatori" dei movimenti delle quotazioni. 

COSA ASPETTARSI?

Visto che stiamo assistendo ad un movimento in contro-tendenza con l'idea di fondo, la parola d'ordine rimane CAUTELA.


Vi rimando ovviamente all'analisi per questa settimana e consiglio la lettura per avere una comprensione maggiore circa la natura di questo rimbalzo. (CLICCA QUI)

2 commenti:

  1. Complimenti David e grazie per condividere le tue competenti analisi. Ma con il prossimo QE arriverà nuova liquidità sui mercati? Se le quotazioni azionarie rimarranno basse, dove andranno tutti questi soldi? Probabilmente molti investitori si aspettano un recupero delle quotazioni proprio a seguito delle azioni della BCE, tuttavia dalle tue parole mi pare invece che non credi nell'iniezione di fiducia di Draghi.

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    1. Ciao Riccardo, il mercato va dove ci sono rendimenti e di certo, ma questa è una mia personale considerazione, le parole delle banche centrali lasciano il tempo che trovano e preferisco definirle come "amplificatori" dei movimenti che il mercato vuole fare...facendoti un esempio più chiaro: Un rimbalzo dei corsi azionari questa settimana era per lo più atteso (vedi analisi) da molti, eppure secondo tanti altri è stato Draghi con le sue parole a "muovere" il mercato verso il rialzo.

      In sostanza, secondo me, il rimbalzo era atteso per diversi motivi e Draghi ha solamente avuto la funzione di amplificare tale movimento rialzista...di certo chi ha previsto un rimbalzo questa settimana non sapeva cosa potesse dire Draghi.

      Sinceramente dico che la liquidità c'è in EU (vedi aggregato M3) e spero ad un ritorno al rialzo dell'inflazione, fondamentale per le nostre economie. Inoltre un altro QE aggrava la situazione in USA in qaunto EUR si deprezzerebbe e USA non sarebbe in grado di sostenere un USD forte in quanto aumenterebbe il valore reale di un debito pubblico di oltre 18.000 miliardi, il tutto su un rapporto debito/Pil che ha superato da poco il 100%.

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