mercoledì 30 novembre 2016

La formula perfetta per calcolare gli Stop Loss

Lo STOP LOSS, è quell'ordine che consente ad un operatore di mercato di fermare le perdite ad un determinato livello di prezzo. Lo stop loss è dato dalla differenza tra ENTRY (prezzo di entrata sul mercato) e STOP LOSS ORDER (livello di stop loss).

Quindi mettiamo subito in chiaro che lo STOP è GRAFICO. Dobbiamo anche considerare il fatto che lo STOP LOSS, oltre ad essere un livello grafico, è anche monetario. Cosa significa?

Significa che lo STOP LOSS equivale ad una percentuale del nostro capitale di rischio.

In sostanza, lo STOP deve avere una doppia natura: Grafica e Monetaria.

Se volete la formula per calcolare lo STOP LOSS in base ad una valutazione grafica sul mercato valutario, potete inviarmi una mail a davidpascucci@libero.it e Gratuitamente vi verrà fornito un file XLS con la formula all'interno. 

sabato 26 novembre 2016

Mercati, cosa sta succedendo prima del referendum?

Passato Trump, tra poco il referendum e l'atteso rally di Natale. Ma cosa sta succedendo? Qual è la situazione dal punto di vista tecnico-grafico e macro?

A livello macroeconomico ho fatto ormai molti articoli a riguardo e la situazione sul mercato obbligazionario non è mutata, tanto meno quella che fa riferimento ai numeri sul debito pubblico americano.

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A livello tecnico troviamo invece delle situazioni interessanti. Partiamo subito con il mercato più importante al mondo, il Forex, con EURUSD e USDJPY

EURUSD



Rimbalzo su 1,0520, ancor più forte se guardiamo la dinamica daily. Il rimbalzo, o per lo meno un movimento di accenno ad esso, è dovuto al forte supporto di lungo periodo su base annuale proprio in quell'area. Potremmo trovarci alla fine del movimento ribassista di lungo periodo, soprattutto facendo riferimento alla situazione macro che sembra scontare ampiamente un aumento dei tassi di interesse FED.

USDJPY e l'AZIONARIO





Siamo anche qui vicini a dei livelli che ritengo molto importanti in quanto ex-supporti che ora possono essere ritestate come resistenze nelle prossime settimane. Qual è il problema di questo cambio? Essendo correlato con l'andamento del mercato azionario, potremmo dire che c'è un'anomalia di non poco conto tra azionario USA e azionario EU

Come vediamo da S&P500, il mercato è fortemente rialzista, quasi una situazione da bolla speculativa in confronto ad un DAX che invece stenta a partire. Vediamo i due grafici a confronto

S&P500 e DAX


NOTA BENE: Questo è un grafico settimanale. Guardate le aree gialle, dopo aver formato delle shadow vistose, quelle stesse hanno fatto da supporto per i movimenti discendenti successivi. Quindi area 2040 sarà il prossimo target di un movimento ribassista futuro.

Tolta questa valutazione, S&P500 è in bolla totale in quanto USD è sui massimi e così come il dollaro il debito pubblico USA e i titoli di Stato. Questa condizione è assolutamente insensata in quanto ad un apprezzamento della valuta dovrebbe corrispondere una diminuzione dei prezzi su qualunque asset, questo ovviamente per compensazione. Questo è avvenuto per il FTSE 100 con la Brexit, mentre ora sta succedendo l'opposto con l'Europa (EurUsd discendente) e con gli USA.

Questa condizione dovrà finire.

Vediamo ora il DAX 





Mentre S&P500, come tutti gli USA, bruciano massimi, il DAX rimane ingabbiato sotto 10800 senza spunti per risalire. Ma come mai EurUsd scende (euro scontato) e il più forte indice europeo non sfonda massimi? Per carità, la sua forza relativa rispetto agli USA è diminuita nel corso di quest'anno e si vede dal grafico, ma arrivare al punto che siamo "quasi" scorrelati mi sembra esagerato.

VALUTAZIONE FINALE

EURUSD sul punto di inversione? USDJPY che potrebbe affrontare resistenze importanti. S&P500 che brucia massimi senza freni mentre l'Europa soffre. Sembra il caos totale, ma a questo punto voglio ricordare che se la Yellen dovesse alzare i tassi di interesse, evento oramai più che scontato dal mercato (è palese), i mercati azionari ne risentiranno per il semplice fatto che il valutario si trova su dei punti di inversione importanti, inversioni che se confermate avranno delle ripercussioni di una certa rilevanza su mercati azionari sopravvalutati come gli USA.

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- Mercati, il crash vero è vicinissimo. Il rally di Natale non ci sarà.

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lunedì 21 novembre 2016

Trading: come preparare una strategia operativa?



Come preparare una strategia operativa per fare trading? 

Martedì 29 novembre alle 18:00 terrò un Webinar su Investing.com dove parlerò di come si imposta una strategia operativa, quali elementi osservare e a quali insidie fare attenzione prima di fare trading.

Di seguito il LINK per partecipare a questo Webinar GRATUITO

venerdì 18 novembre 2016

Mercati, il crash vero è vicinissimo. Il rally di Natale non ci sarà

Sono stato accusato di "allarmismo" da alcuni, ma rimango convinto del fatto che si debba crollare su questi massimi. Purtroppo, sono convinto di ciò non solamente io ma anche un gestore del fondo quant K1t Capital i cui sistemi hanno generato un segnale sell di lungo periodo sul Dow Jones a 18965, una dinamica strettamente similare al crollo del 1929 e a quello del 1987 (LINK).

Inoltre, l'effetto gregge presente sui mercati, dovuto alla convinzione che il mancato Sell Off dopo l'elezione di Trump sia un'ulteriore spinta per salire, il tutto in prossimità del famigerato rally di Natale, estremamente negato giusto lo scorso anno.

Ci saranno dei livelli tecnici che il mercato dovrà toccare prima di scendere pesantemente e sono i 10780 di DAX e area 1,0560-1,0450 di EurUsd.

Il rialzo dei tassi FED da parte della Yellen potrebbe dare il via alle danze.


Le analisi dei movimenti degli strumenti finanziari all'interno di questo sito non vogliono incoraggiare all'investimento in quanto non contengono indicazioni circa entrate e uscite dal mercato, bensì illustrano ipotetici movimenti dovuti a tecniche di analisi di vario tipo. Le analisi di questo sito sono da prendere a sè stanti e sono frutto di un'interpretazione dell'autore. L'investimento in strumenti finanziari di qualsivoglia genere è da configurarsi come attività rischiosa per il capitale investito

mercoledì 16 novembre 2016

EurUsd possibile area inversione di lungo periodo

Questa è una breve analisi su EURUSD, il cambio più importante per il mercato ForEx. L'analisi che viene redatta è basata su un grafico settimanale. Andiamo a vedere le dinamiche di prezzo sottostanti questo andamento fortemente ribassista e andiamo a inquadrare i livelli più importanti.



Le aree rosse tra 1,0825 e 1,0875 sono aree dove il mercato, nel corso dell'ultimo anno e mezzo, quando i prezzi venivano da un ritracciamento dopo un impulso rialzista, ha sempre comprato fino a target ambiziosi come area 1,1300-1,1400. Le aree BLU sono estremi di ripartenza, quindi livelli ancor più sensibili rispetto a quelli elencati nelle aree rosse.

Ora, dopo un forte impulso ribassista da 1,13, area venduta da diversi mesi, ha dapprima utilizzato area 1,13 come target di breve (vedi da dove parte l'ultima freccia nera), i prezzi tornano al punto di ingresso ribassista e bucano quest'area. Sembra quindi inevitabile uno stop momentaneo del movimento fortemente ribassista in atto su livelli chiave come area 1,0675 e 1,0720.

COSA ASPETTARSI?
Probabile uno stop della discesa su questi livelli come target di medio periodo degli short di lungo. Un punto per ripartire al ribasso è rappresentato proprio dal limite estremo dell'area rossa, 1,0825. Attenzione però a come si muovono i prezzi nell'area menzionata sopra (1,0675-1,0720) in quanto da qui potrebbero esserci spunti rialzisti ancor di più ampio respiro vista l'appetibilità del prezzo di questa valuta. 

martedì 15 novembre 2016

Ftse Mib, si punta a 16400 come prossimo target

Osserviamo il grafico di FTSE MIB in un'ottica daily. Vediamo come sia ben chiara la situazione su questo indice.


In rosso le aree vendute, da dove sono partiti impulsi ribassisti tra 17000-17400. In giallo le aree comprate, dalle quali sono partiti impulsi rialzisti, tra 16000-16200. Osservando tale situazione e la dinamica dei prezzi possiamo osservare una particolarità. Osserviamo le zone rosse: la prima e l'ultima sono comprese tra 17000-17200 e l'ultima zona è più bassa della penultima zona rossa, in sostanza è come se fosse un massimo più basso, quindi a favore di trend ribassista di lungo.

IL TARGET DI BREVISSIMO

A breve mi aspetto quindi un ribasso fino ad area 16450 per poi, in caso, allungare verso 16250 in cerca dell'area dei minimi che viene segnalata nel grafico.  


domenica 13 novembre 2016

Trading, una chiara opportunità di breve su S&P500?

Sembrerebbe ci sia una chiara opportunità di breve su S&P500, un'opportunità che va contro il trend principale delle ultime giornate post-Trump.




Come su può vedere dal grafico daily di S&P500, sembra si voglia scendere per poco (contro trend attuale) per andare a cercare almeno i minimi delle ultime due giornate, minimi comprati se andiamo a vedere. Il problema è che i massimi venduti delle ultime due giornate sono massimi di lungo periodo, quindi hanno un peso sicuramente più rilevante rispetto a quelli di breve.

Andiamo quindi ad esaminare la dinamica su un timeframe più breve seppur più significativo, quello a 1 ora.


Su questo timeframe c'è una dinamica sicuramente long. Si andranno quindi a ricercare pattern di inversione su questo timeframe nell'arco di domani nell'area 2170-80 per poi invertire fino ai minimi in area 2155 e poi area 2146. Questo potrebbe valere per i prossimi 2/3 giorni di negoziazione.

Ripeto è importante la conferma di "inversione" su un timeframe breve come 1H rispetto ai massimi di grafico daily che abbiamo visto prima.

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giovedì 10 novembre 2016

I 3 Principi Fondamentali del Trading

Qui, cliccando nel link, trovate il Webinar registrato su Investing su "I 3 principi fondamentali del Trading"

Vi auguro una buona visione.

lunedì 7 novembre 2016

I mercati prima delle elezioni USA e le somiglianze con la Brexit. Gli Hedge Funds vogliono Clinton Presidente

Sicuramente l'evento Brexit è stato un evento Market mover, così come lo è l'elezione del nuovo presidente degli USA. La battaglia Clinton-Trump è all'ultimo voto anche se sembra oramai palese una vittoria della Clinton dopo che l'FBI ha chiuso il suo fascicolo.

Vediamo inoltre come poi Trump non sia poi il benvenuto a Wall St. in quanto sembrerebbe, fonte Wall Street Journal, che molti fondi per la campagna elettorale della Clinton vengono proprio dagli Hedge Funds e guardate l'enorme divario tra i fondi per Trump (poche migliaia di dollari) contro quelli che sono stati donati alla Clinton (svariati milioni) Fonte: WSJ (Clicca qui)



Anche un'altra indiscrezione viene letta nel sito zerohedge.com dove si parla del marito di Chelsea Clinton (la figlia di Bill e Hilary) che ha usato la Clinton Foundation per raccogliere denaro per il suo hedge fund (LINK ARTICOLO).

Considerando i fatti dietro le elezioni, sembra scontata una vittoria della Clinton.

SIMILITUDINI CON LA BREXIT

Essendo questo un evento molto importante, al pari di una Brexit, andiamo a vedere come il mercato si è comportato con la Brexit.

PRE BREXIT: I mercati hanno cercato i massimi per circa 3 giorni per poi essere pesantemente venduti all'uscita del dato sulla Brexit.

POST-BREXIT: Due giorni dopo i mercati hanno reagito molto bene e hanno ripreso il trend originario di breve.

Se così dovesse accadere con l'elezione del Presidente degli USA, i mercati stanno cercando massimi da vendere all'uscita del verdetto. A seconda del verdetto, le interpretazioni faranno scendere i mercati con una certa violenza oppure con cautela. In sostanza, vista l'impostazione, credo che i mercati azionari potrebbero essere venduti, sia la Clinton o Trump vincente.

Ovviamente l'invito alla cautela è più che scontato. 

domenica 6 novembre 2016

Rischio sui mercati, analisi sul Franco Svizzero CHF

Sono oramai mesi che parlo e mi espongo personalmente per un crollo dei mercati, crollo che stenta ad arrivare a fronte di un mercato rialzista molto spento anzi, che non c'è.

I RENDIMENTI DA INIZIO ANNO 

FTSE MIB: -23,81%
DAX: -4,5%
S&P500: +2,02%
NIKKEI 225: -11,18% 
EUROSTOXX50: -10,12%


I ribassisti sono stati sostanzialmente visti male quest'anno, eppure i rialzisti non hanno sicuramente avuto ragione visti i rendimenti in essere, specie sui mercati più deboli, quelli che nelle fasi di rialzo dovrebbero correre più di tutti. La situazione è chiara: gli indici ad alta capitalizzazione hanno retto a livello strutturale ma il Dax si trova comunque ad affrontare una perdita del 4,5% mentre S&P500 tiene con un misero +2,02%.

In Giappone abbiamo un -11,18% con il Nikkei e in Europa l'Eurostoxx50, l'indice più rappresentativo che abbiamo, perde un sonoro 10%.

Non siamo crollati ma sicuramente siamo scesi e non poco a livello mondiale.

RISCHIO CROLLO E FRANCO SVIZZERO

I mercati hanno sempre considerato franco svizzero (CHF) e Yen (JPY) come valute rifugio, al di là delle politiche economiche e monetarie sottostanti. Andiamo ad analizzare brevemente il CHF prima a livello settimanale e poi mensile.


La zona verde è una zona molto comprata dal mercato, ma è pur vero che ogni impulso rialzista da questa zona è stato respinto in area 0,9938. Vediamo inoltre come è forte il pattern di inversione su questo livello a livello settimanale e la continuazione avuta nell'ultima settimana. Ma questo rimpallo tra le due aree quando finirà? Quale direzione prenderà?

Manca ancora molto alla chiusura della candela mensile ma il fatto che abbia già rotto il minimo della candela precedente e che non sia ancora riuscito a far accelerare l'impulso rialzista, fa pensare ad un ribasso.

RIEPILOGO

Si potrebbe continuare a scendere anche se ci troviamo in un'area sensibile per questo cambio. In realtà questo dovrebbe essere principalmente dovuto all'incertezza delle presidenziali USA, usate come pretesto per far muovere i mercati, e dalla politica della FED che diventa ancor di più enigmatica con l'ennesimo "rimandare" il rialzo dei tassi.

ARTICOLI DA LEGGERE

- La pericolosità delle opzioni binarie  
- Trading: Quando fare Stop and Reverse

- Crollo Mercati, Dax punta verso 10100


Miti del Trading: Paul Tudor Jones

Parliamo oggi di traders definiti "outsiders": Paul Tudor Jones, oggi gestore dell' Hedge Fund Tudor Investment Corporation.

Inizia la carriera come broker nel 1976 e solo dopo 4 anni di trading apre il suo fondo Tudor Investment Corp. Nei suoi primi anni di trading conosce William Dunavant, commerciante nel settore del cotone, il quale gli fece conoscere un trader sul cotone, un certo Eli Tullis, il quale prese Jones sotto la sua ala e insegnò lui a fare trading.


In un documentario, "Trader" del 1987, PTJ previde il Black Monday del 1987, il tutto facendo un'analisi statistica, insieme al suo strategist Peter Borish, che metteva in correlazione gli anni '20 con gli anni '80 con una correlazione di oltre il 90%. Pochi mesi dopo arrivò il giorno più buio della Borsa Mondiale con crolli che misero al tappeto molti traders e investitori.

Ora Tudor Investment Corporation gestisce oltre 32 miliardi di dollari in AUM (Asset Under Management).


STILE DI TRADING DI PAUL TUDOR JONES

Qui di seguito sono elencati gli elementi caratterizzanti lo stile di trading di PTJ:

- Contrarian: se il prezzo scende si compra, il tutto perché si va in cerca di punti di inversione.
- Swing Trader: preferisce prende le inversioni che entrare a "prendere la carne" nel mezzo di un trend.
- "Mai mediare le perdite": aumenta le size quando sta guadagnando, diminuisce le size quando perde.
- Stop sia a livello di prezzo che a livello di tempo.
- I prezzi si muovono prima dei fondamentali
- "Non essere un eroe. Non avere un ego. Mettiti sempre in discussione e non sentirti mai un fenomeno. Il secondo in cui lo farai, sarai morto".

L'approccio di PTJ è più tecnico che fondamentale, con una forte dose di discrezionalità basata sulla valutazione del "momentum" di mercato. 

venerdì 4 novembre 2016

Fare Trading sui dati. L'esempio del Non Farm Payrolls (NFP)



Molti dicono sia difficile fare trading sui dati, in prossimità e durante l'uscita.
Diciamo che questa affermazione lascia il tempo che trova in quanto dipende dal dato che esce e in che contesto.

Di norma è bene non entrare in prossimità del dato in quanto potrebbero verificarsi fenomeni di mancanza di liquidità sui book, il che non è condizione ottimale per fare trading. Condizione ottima è quando, dopo l'uscita del dato, torna la liquidità sui book.

Nel caso di oggi, è stata fatta operatività sia prima del dato con delle entrate fatte un'ora prima dell'uscita e le liquidazioni delle posizioni 10 minuti prima del dato, il tutto per evitare la condizione di mancanza di liquidità detta prima.

Nella mezz'ora successiva l'uscita del dato, si è fatto trading sui livelli prestabiliti nella strategia mattutina.

Qui di seguito lo statement a dimostrazione di come sia possibile fare trading sui dati. Vi ricordo in merito la stessa cosa fatta durante la conferenza stampa di Mario Draghi (leggi articolo). Lo statement dell'ultima conferenza stampa è qui sotto. 




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Webinar Gratuito su "I Tre Principi Fondamentali del Trading Professionale"



Quanto è importante l'approccio nel Trading? Sicuramente un approccio Professionale è completamente diverso da un approccio Amatoriale ed inevitabilmente i risultati operativi saranno completamente diversi tra loro.

Per essere un professionista bisogna prima avere un atteggiamento professionale e i risultati verranno da sè. I principi che verranno spiegati nel Webinar influiranno su diversi aspetti del Trading:

- Visione Generale dei Mercati
- Approccio Operativo (Disciplina e Strategia)
- Metodo di Analisi



L'atteggiamento influisce su tutti questi aspetti e risulteranno fondamentali per avere un approccio al trading diverso.

LINK AL WEBINAR ---> http://it.investing.com/live-events/webinars/i-3-principi-fondamentali-del-trading-professionale-237

Il webinar richiede l'iscrizione e si svolgerà il 9 Novembre alle 18:00 e avrà una durata di circa 1 ora.

Vi ricordo che sono aperti i Corsi di Trading BASE e il Corso di Trading OT Professional.

Il corso Professional, della durata di 8 ore, vi darà accesso alla Trading Room di Outsider Trader dove si faranno sessioni di Trading Live con me e con i trader del Corso Professional.

Per info su corsi: davidpascucci@libero.it
Per la descrizione dei corsi: OT TRADING ACADEMY

giovedì 3 novembre 2016

Mercati, Trump verso la vittoria? L'analisi Macro e Tecnica prima delle elezioni

L'8 Novembre si avvicina e lo scontro Clinton-Trump potrebbe essere di nuovo essere usato come pretesto per muovere i mercati in una direzione ben precisa. Vista la situazione di incertezza, andiamo a fare un'analisi dei movimenti PRIMA delle elezioni. Ovviamente partirò da S&P500, andrò poi sull'Oro (bene rifugio) e passerò poi ai titoli di Stato e al nostro Ftse Mib.

S&P500

Quello preso in esame è un grafico weekly. Andiamolo a leggere



La Zona Verde chiaro fa riferimento all'evento Brexit e Post-Brexit. Una zona di netta inversione di lungo periodo che sorregge l'andamento Long di diversi di anni (più di 7 oramai dal crollo post-Lehman) e anche quello di breve. La Zona Rossa è quella venduta nel breve, nelle ultime settimane. Il primo target del movimento ribassista è la Zona Gialla, area poi verificatasi di rimbalzo tecnico per poi cedere e scendere.

I prossimi target sono la linea blu posta a 2072 e poi quella rossa a 2045. Questi potrebbero essere i target realisti di questa discesa. Ulteriori discese, le quali sono più che possibili, dipenderanno da come e con che velocità i prezzi arriveranno ai target indicati.

GOLD (ORO)

L'oro, bene rifugio per eccellenza, si trova a dover affrontare un periodo non proprio facile dal punto di vista tecnico. Ovviamente anche qui il grafico è weekly.




Le Zone Verdi sono quelle comprate e quella più bassa il cui estremo superiore è 1247 fa riferimento al Brexit. Vediamo come nella Zona Rossa l'oro è stato fortemente venduto ma la discesa, affinchè potesse essere definita una vera discesa, doveva finire all'interno della zona verde, invece si è fermata sul suo limite superiore. Nella zona gialla il primo target di rimbalzo della discesa di breve.

L'andamento dell'oro è ancora Long, il problema è che sente troppo i livelli pregressi, quindi sarà un test continuo per questo asset. Di base, però, il suo andamento nel lungo periodo è ancora rialzista. Il prossimo target rialzista potrebbe individuarsi in 1340.

BUND

Il Bund, osservato speciale per via della sua fragilità in termini di corrispettivo macroeconomico dei suoi prezzi e rendimenti, sembra cedere.


 Nelle ultime settimane, le zone comprate praticamente non esistono. Esistono solo dei rimbalzi su target brevi di movimento short. Ci troviamo ora nell'area di prezzo sensibile a 161,80, area di prezzo molto sentita tra marzo e giugno di quest'anno. Vediamo però come da giugno a settembre questo strumento è stato fortemente venduto, specie durante l'evento Brexit. Che sia la fine del suo rialzo?

Intanto il prossimo target potrebbe essere 160,36.

FTSE MIB

Il Mib è uno degli indici più deboli del panorama europeo ed essendo sensibile a rialzi e ribassi (più a questi ultimi) è un buon osservato speciale. Andiamo ad analizzarne l'andamento dei prezzi sempre su base settimanale.

Vediamo come siamo messi male a livello settimanale. Respinto 17270 è sceso fortemente e sembra puntare come target a 16210. Questa zona sembra essere per comprata dal mercato anche se il trend rimane short nel lungo periodo, uno short da prendere con le pinze. Non c'è stato alcun pattern di inversione sul lungo periodo nel post-Brexit a differenza di S&P500 in cui il pattern è molto marcato. I prossimi target di discesa di questo indice sono quindi 16210 e poi 15780.

BREVE RESOCONTO MACRO

Qual è la situazione a livello macroeconomico circa la situazione attuale pre-elezioni Usa?

USA: I mercati Usa sono sui massimi da sempre guidato essenzialmente da annai di manovre espansive. Tali manovre incontrano ora la PRIMA e UNICA manovra restrittiva che è rappresentata dall'aumento dei tassi, aumento che stenta a venire per via del debito elevato e dei tassi di interesse bassi sui titoli di Stato. Un aumento dei tassi potrebbe essere controproducente su queste due variabili che, qualora dovessero destabilizzarsi dai livelli attuali, potrebbero far crollare i mercati. Questo è il motivo per cui la Yellen tergiversa da mesi sull'aumento dei tassi. I bei numeri di stampo macro non abbasseranno mai il debito pubblico e di certo non influiranno sui titoli di Stato.

EU: Il problema dei prezzi e dell'inflazione è un problema di domanda per beni di consumo e non ha natura finanziaria. Draghi ha fatto e sta facendo il possibile dimostrando una grande competenza come banchiere centrale. Qui i titoli di Stato rendono poco e il divario tra i prezzi dei titoli di Stato e i numeri sottostanti i paesi dell'EU è enorme. I mercati azionari sono variegati e anche il Dax ha dimostrato debolezza rispetto agli indici americani.

TITOLI DI STATO E FIXED INCOME: Per le ragioni dette prima, il mercato dei titoli di Stato è in bolla. Enorme il divario tra rischio pagato e rischio reale sul mercato. Prezzi alti per un rischio alto e un rendimento basso non rappresentano condizioni ideali di uno strumento da mettere in portafoglio, neanche in ottica speculativa. Lo "scoppio di una bolla" su questo mercato potrebbe avere ripercussioni veramente molto gravi.

AZIONARIO USA e EU: L'azionario sale oramai dal post-Lehman e le impostazioni, seppur ribassiste nel breve, sembrano essere rialziste nel lungo. Rimane vero però il fatto che la forza rialzista anche nel lungo periodo è andata a smorzarsi quindi un aumento della volatilità con queste condizioni potrebbe portare a nuovi crolli che incideranno nel lungo periodo.

BENI RIFUGIO: Negli ultimi giorni/settimane c'è stata una corsa alle materie prime "preziose" in primis oro e argento. Da qualche giorno torna ad essere comprato il franco svizzero (CHF) e soprattutto lo yen (JPY) che sembra tornato ad essere comprato e puntare verso 100,20.

IL QUADRO DEFINITIVO

- Incertezza e mercato obbligazionario in tensione. 

- Tornano i beni rifugio insieme alle valute rifugio. 
- Mercati azionari disallineati e con rialzi lenti e deboli. 
- Numeri dal lato banche centrali che non incoraggiano. Fed non riesce ad alzare i tassi e Bce non riesce a combattere l'inflazione bassa.
- Trump visto come il "male" per il mondo e per gli Usa. 

mercoledì 2 novembre 2016

Crollo Mercati, Dax punta verso 10100

L'indice tedesco sta mostrando debolezza così come i mercati Usa. Nel frattempo Oro e Argento riprendono a salire mentre EurUsd punta 1,11.Andiamo ad osservare il Grafico giornaliero di Dax per analizzare effettivamente cosa sta succedendo a livello di dinamica dei prezzi. La volatilità è in aumento



DAX GIORNALIERO



Qui abbiamo individuato 2 aree di prezzo. La prima, l'area gialla è l'area che è stata comprata, tra 10280-380. La seconda è l'area rossa che è stata invece sempre respinta tra 10700-800.Come leggere questa dinamica?



Da luglio ad agosto l'area rossa è stata considerata come area TARGET del movimento di lungo periodo. Successivamente da quest'area siamo giunti in area 10280, prima area target del movimento ribassista di brevissimo, poi di nuovo verso 10700 fino ad un tira e molla tra queste due aree durato più di 2 mesi fino a fine ottobre. 



Il movimento del 13 ottobre poteva fungere da spinta per andare oltre l'area rossa (sopra 10800 e consolidare) ma abbiamo visto come quest'area è stata respinta con forza.



IMPORTANTE: è stato negato un rialzo su un timeframe dapprima confermato su un arco temporale di diversi giorni. Questo segnale è da prendere come ribassista. 



I target di movimento ribassista sono di brevissimo 10380, poi 10280 e 10100



L'ampiezza dei movimenti sarà il volano della discesa fino a quest'ultimo livello. 






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martedì 1 novembre 2016

Trading: Quando fare STOP and REVERSE

Cosa significa Stop and Reverse?

Significa essenzialmente "andare in stop dopo aver sbagliato Direzione ed entrare subito nella direzione opposta."

Ma quali sono i requisiti essenziali per uno STOP and REVERSE da manuale?

1) Lo stop posizionato deve essere fondamentalmente uno stop sia di tipo monetario che direzionale. Il limite dello stop deve rispettare quindi il money management e deve allo stesso tempo segnare un livello secondo cui il trend attuale potrebbe invertire.

Quindi non fate stop and reverse se avete solamente impostato lo stop a livello monetario.

2) Avere una strategia chiara di quello che si fa, o meglio, avere un piano dove si sa cosa fare se si viene presi con lo stop. Fare stop and reverse solamente perchè vi è stato preso lo stop, non ha assolutamente senso.

3) Questa tecnica si utilizza meglio sui livelli di inversione/breakout. Se si sta aspettando un breakout che poi fallisce e diventa inversione, lo stop and reverse ci può aiutare a sfruttare il movimento.

Ecco un esempio di uno stop and reverse come esplicato su TradingView.



Lo Stop era di 6 punti a fronte di un target di 10. Trade fallito come scritto nella parte gialla con l'aggiunta del commento "Inversion to 1,0990 and then to 1,1020", cioè "inversione fino a 1,0990 e poi fino a 1,1020"

Qui si era entrati su un livello dove si poteva o invertire o fare breakout. Lo stop ha coinciso con un segnale di entrata in inversione. Lo stop di 6 punti è stato totalmente assorbito e ampiamente coperto dal guadagno della posizione assunta dopo tra 1,0960-67 che ha visto quei target, prima a 1,0990 e poi 1,10187.


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OT Trading Style

Lo stile di trading che viene portato avanti da tempo è frutto di numerosi tentativi, tra Analisi Tecnica, uso di Oscillatori e Indicatori di vario genere, Strategie alternative, tutti tentativi finiti male, tramutati poi in esperienza positive che hanno portato ad operare con un metodo proprietario semplice ma che richiede una forte propensione all'approccio professionale del lavoro.

IL GRAFICO HA DUE ASSI: PREZZO E TEMPO. SE ANALIZZIAMO BENE PREZZI E TEMPO CAPIAMO COME SI MUOVE UN DETERMINATO MERCATO

1) PREZZO COME UNICO INDICATORE

Il prezzo è il nostro unico vero indicatore e le candlesticks giapponesi ci forniscono ben 4 informazioni relative al prezzo in un determinato tempo. Ad esempio, su un timeframe orario, la candlestick ci dice quale è stato il massimo, il minimo, l'apertura e la chiusura. Non c'è migliore informazione sul prezzo che quella fornita dalle candlestick

2) ANALISI MULTI-TIMEFRAME

I prezzi si muovono nel tempo e COME si muovono nel tempo determina come si potrebbero muovere in futuro. L'importanza del timeframe nell'operatività è a dir poco fondamentale.

3) RISK MANAGEMENT

Il controllo del rischio è fondamentale nell'operatività. Controllarlo implica il non-fallimento e la conseguente sopravvivenza del trader. Lavorare sui punti 1,2 non basta. Lavorare anche sul 3 porta al successo.

4) MERCATI COME UN CORPO UNICO

I mercati, siano essi azionari, obbligazionari, valutari, si muovono come un corpo unico. L'apertura del cash equity europeo non può non influenzare il mercato valutario e di conseguenza tutti gli asset quotati in una determinata valuta. Influenza anche i flussi sull'obbligazionario per flight to quality e la corsa alle commodity rifugio. Sono rare le volte in cui i mercati risultano tra loro scorrelati.

Questo principio del "mercato come corpo unico" cambia la view anche dei singoli strumenti finanziari sui quali si fa trading.

5) DISCIPLINA 

Essa è l'essenza del trading come lavoro. Senza disciplina, prima o poi siamo condannati a sbagliare.

MISSION DI OT

Ma perché Outsider Trader? Che vuol dire? I più grandi trader di tutti i tempi, da Warren Buffett a Soros ai più recenti Paul Tudor Jones Michael Burry, sono persone normali cresciute professionalmente grazie alla grande passione per questo mondo. Sono persone "AL DI FUORI" dei circoli della finanza in senso stretto (dall'ambito bancario) e sono coloro che hanno fatto successo grazie unicamente alle loro spiccate competenze e al loro set-up mentale. Questa descrizione è quella di un Outsider, un soggetto che essendo fuori dal contesto bancario-finanziario, riesce a vederne tutti gli aspetti e riuscire poi a capire cosa fare e quando fare un'azione. La mission di Outsider Trader è quello di dare ai trader una vera formazione professionale pur non facendo parte strettamente del mondo della finanza. 
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In sostanza, tutti possiamo essere degli outsider, basta volerlo, avere passione e dedizione perché quello del trader è sì il lavoro più bello del mondo....ma solamente se si sa farlo


Michael Burry, Hedge Fund Manager di Scion Capital dal 2000 al 2008


Paul Tudor Jones, Hedge Fund Manager di Tudor Investment Corporation




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