martedì 29 marzo 2016

EurUsd, analisi settimanale 29 marzo - 1 aprile

A seguito delle vacanze pasquali, assisteremo ad un aumento dei volumi su tutti i mercati per un ritorno ad una condizione di mercato sicuramente più normale rispetto alla settimana scorsa. In questa analisi sarò il più sintetico possibile, soprattutto in vista di alcuni servizi che a breve saranno disponibili nel sito.

EURUSD
A livello settimanale si presenta una conformazione ribassista, seppur di lungo abbiamo sicuramente un trend che ci dice il contrario. La settimana che abbiamo davanti è importante soprattutto in ottica di chiusura mensile, in quanto questa settimana va a chiudere il mese. Tra 1,1210-1,1240 potremmo avere una possibile zona di inversione per poi andare a prendere minimi sotto 1,1100, probabilmente in area 1,1085-1,1065.



ATTENZIONE: La conformazione dei prezzi attuale, rispetto alla chiusura settimanale, ci dice che EurUsd sta invertendo verso l'alto quindi attenzione alla formazione delle chiusure giornaliere nelle aree menzionate per la prima parte della settimana (fino a mercoledì).

sabato 26 marzo 2016

Mercati, i primi segni di cedimento su S&P500

Oramai è da molto tempo che parlo di un crollo nel periodo compreso tra marzo e fine aprile, un crollo del quale mi ritengo abbastanza sicuro possa accadere. Come ben sappiamo, S&P500 è l'indice azionario più importante al mondo, un indice che avevo considerato oggetto di analisi per quello che dovrebbe rivelarsi come un crollo molto importante per i prossimi mesi.

IL RIEPILOGO SU S&P500

Riprendendo questo articolo (CLICCA QUI), avevo identificato come area per la possibile formazione di un pattern ribassista 2040-2080, semplicemente per via della RIPETIZIONE di una dinamica dei prezzi precedente. Vediamola Attentamente su un grafico di S&P500 a timeframe settimanale:


1) Prendete in considerazione la prima candela EVIDENZIATA in giallo e dopo di essa contate quante candele ci sono state prima della formazione di un pattern ribassista...contate? Sono

2) Da notare come dopo la candela  5 si vada a formare un Pattern RIBASSISTA

3) Dopo la formazione del pattern ribassista si crea una zona di distribuzione (zona ROSSA) che, a seconda della situazione di mercato, può avere una durata variabile. L'importante è che la zona presa in considerazione vada a racchiudere i prezzi per un certo periodo di tempo in modo tale da essere identificata come zona di distribuzione dei prezzi.

LA SITUAZIONE ATTUALE

Ad oggi, si sta ripetendo ESATTAMENTE la stessa dinamica vista tra novembre e gennaio ed ora possiamo dire che abbiamo appena superato il punto 2 e stiamo vedendo la formazione del punto 3 che, a mio modo di vedere la situazione attuale, affronterà un periodo di distribuzione più breve. Quindi attenzione a ciò che potrebbe succedere nelle prossime settimane perché, come si dice, "Il trend è tuo amico...finché ti fa guadagnare"



Colgo l'occasione per augurarvi Buone Feste di Pasqua e di godervi una meritata pausa dai mercati finanziari. 

martedì 22 marzo 2016

Contest Rataran: Il mio piazzamento in classifica da Premium Trader

Innanzitutto colgo l'occasione per ringraziare Giuseppe Calabrese e tutto il Team RATARAN che stanno offrendo un servizio molto utile ai consulenti e ai traders del mercato italiano in modo del tutto trasparente e chiaro.

Dopo 4 mesi, il contest Rataran giunge al termine e devo sottolineare con mia soddisfazione il mio piazzamento in classifica come "Premium Trader". 


Sono arrivato quinto con una performance del 7,47%, la seconda più alta nella top 10 e con uno score finale comunque vicino alla terza posizione. 

Grazie a questo piazzamento, potrete seguire i miei trades tramite la sottoscrizione di un abbonamento al sito RATARAN (clicca quie seguirmi durante lo svolgimento del secondo contest. 

lunedì 21 marzo 2016

Mercati azionari pronti ad un crollo che farà la storia (Parte 2)

Dopo l'analisi di S&P500, oramai prossimo ai livelli indicati nella parte 1 (CLICCA QUI), passiamo all'analisi di quello che io definisco uno dei termometri del rischio dei mercati, l'oro. 

L'oro, insieme ad altri metalli preziosi come l'argento, è visto come il bene rifugio per eccellenza in quanto, oltre ad avere una riserva di valore finanziaria pura, è anche un bene fisico ed è quindi maggiormente legato all'inflazione. 


GOLD 

Vediamo ora i motivi per cui il Gold potrebbe salire nei prossimi mesi, in concomitanza dei un crollo dei mercati azionari:


1) Bene Rifugio: Come detto prima, l'oro ha la caratteristica di essere un bene rifugio fisico il cui valore è molto legato sia al mondo finanziario che all'economia reale in sè. Un rialzo dei prezzi dei beni rifugio è solitamente indice di paura del futuro e se facciamo coincidere questo elemento con un aumento della volatilità sui mercati azionari e una mancanza di rendimenti sull'obbligazionario globale, allora abbiamo il mix perfetto per un crollo consistente delle quotazioni dei mercati globali, ad eccezione dei beni rifugio.

2) Andamento e dinamica dei prezzi: Qui basta vedere il grafico per rendersi conto di ciò che sta succedendo. La zona gialla più bassa è chiaramente una fase di accumulazione dopo un trend discendente che dura da anni e ciò che fa riflettere è l'accelerazione rialzista molto importante riscontrata negli ultimi 3 mesi, il che fa riflettere sul futuro. Se andiamo a paragonare la dinamica dei prezzi di S&P500 (vedi PARTE 1) e la dinamica dei prezzi dell'oro, possiamo parlare sicuramente di un cambiamento importante nelle dinamiche intermarket.

3) EurUsd fuori dalla parità: Il cambio più importante del Forex è anche il più importante per quanto riguarda il pricing dei mercati globali, senza alcuna eccezione per l'azionario e per i metalli preziosi (commodities comprese). Se EurUsd non dovesse andare verso la parità, evento secondo me molto remoto, allora avremmo un apprezzamento dell' Euro nei confronti del Dollaro, il che porterebbe al rialzo dei prezzi dei beni e dei titoli quotati nella valuta statunitense per compensare la svalutazione in termini reali.   

Dove si arriverà?

Nel caso di un rialzo forte delle quotazioni dell'oro, non si esclude in ritorno in area 1400 $/Oz per poi affondare il colpo a 1500 $/Oz

ARTICOLI CORRELATI:

- Mercati azionari pronti ad un crollo che farà la storia (parte 1)

sabato 19 marzo 2016

Mercati, siamo vicini alla zona di inversione. La settimana 21-25 marzo

La settimana, per quanto riguarda il valutario e i movimenti successivi alle dichiarazioni della Yellen, stanno rispettando le aspettative ribassiste sui mercati azionari mondiali. Al di là del movimento rialzista previsto per EurUsd (CLICCA QUI), l'azionario ha continuato a salire ma allo stesso tempo c'è stato un apprezzamento dei metalli preziosi (riserva di valore) e un apprezzamento importante per lo Yen, tornato sotto quota 112 nel cambio UsdJpy con un pattern ribassista rilevante su base settimanale.

EURUSD

Per EurUsd rimane intatta l'impostazione rialzista 



Probabilmente andremo ad attaccare area 1,1400-20 ma prima si andranno a toccare i minimi settimanali in area 1,1210-40. Questa impostazione, dato che siamo in area di massimi relativi di medio periodo, deve superare degli ostacoli rappresentati dai massimi precedenti in area 1,1370

DAX

L'indice tedesco è molto più debole rispetto all'americano S&P500 e infatti fatica e seguire le orme di quest'ultimo che è oramai vicinissimo alla zona dei massimi previsti per una probabile inversione nel lungo periodo. L'impostazione del DAX rimane rialzista e potremmo vedere l'indice toccare e rompere area 10.000 fino a 10.150, il tutto dovrebbe essere seguito da un ritracciamento fino area 9760 con un probabile minimo a 9600


ATTENZIONE: Il trend rimane intatto ma penso che in queste settimane potrebbe iniziare la fase distributiva di un'inversione di trend.
  

lunedì 14 marzo 2016

Mercati in attesa della Yellen, EurUsd per la settimana 14-18 marzo

Questa settimana sarà molto importante e i livelli che andrò a considerare per EurUsd sono da considerare come livelli BASE per un movimento di EurUsd. Diciamo che più che i livelli ci interesserà di più la dinamica dei prezzi (quindi dei movimenti) di questa major in vista del metting della FED, un evento molto atteso dal mercato. 

EURUSD, PRIMA SI SCENDE POI SI SALE


Premetto subito che alle 19:00 di mercoledì ci sarà il meeting della FED.

Per questa settimana mi aspetto un movimento che vede EurUsd scendere fino alle aree 1,1020-1,1040 per poi accelerare verso area 1,1210-20 come primo target di movimento, per poi allungare al secondo target a 1,1350. In sostanza, come dice il titolo, prima si scende fino a mercoledì e poi si sale in modo vigoroso.

Problema: Parlerà la Yellen e i mercati saranno molto volatili, dall'azionario alle materie prime alle valute ed è quindi difficilissimi prevedere esattamente i prezzi, diciamo che è già un'ottima impresa "prevedere" le dinamiche degli stessi. 

sabato 12 marzo 2016

Mercati azionari pronti ad un crollo che farà la storia (Parte 1)

Il titolo è molto sensazionalistico, è evidente, ma è quello che penso riguardo i mercati da fine 2015 a questa parte. I mercati non hanno più ragione per salire e il trend discendente di lungo sembra oramai definirsi sempre di più e le prossime due settimane dovrebbero vedere la formazione dei pattern ribassisti che porterebbero i mercati a scendere in modo più che consistente.

I MERCATI AZIONARI

S&P500, il più grande indice del mercato azionario a livello globale, si trova su livelli molto interessanti se vogliamo considerare delle vendite. Gli elementi a favore di un ribasso sono i seguenti:



1) Volatilità Elevata: La volatilità, come tengo a ribadire, è sinonimo di paura, sia che i prezzi vadano al rialzo che al ribasso. Nelle ultime settimane, considerando anche la fine del 2015, la volatilità su S&P500 risulta elevata e penso che rimarrà tale anche nei prossimi mesi, il tutto dopo un rally che dura da marzo 2009.

2) Un crollo dopo un rally di 7 anni: S&P500 a marzo 2009 quotava 673 punti indice, ora siamo oltre i 2000 punti. In 7 anni un rendimento di circa il 190% credo possa bastare, ma questa è una valutazione che non dice nulla se presa a sè stante, a meno che non venga messa in relazione all'elemento volatilità di cui sopra, il che dovrebbe far riflettere molto circa la fine di questo rally.

3) Dinamica dei prezzi: le prossime 2 settimane saranno cruciali per la formazione di pattern ribassisti su questo indice sulla fascia di prezzi compresa tra 2040 e 2080 (evidenziata in giallo). Inoltre stiamo vedendo la configurazione di una salita che porta a discese, così come quella precedente dove, dopo la formazione di un forte pattern di rimbalzo, si è saliti per 5 settimane per poi accumulare e scendere rovinosamente in sole 2 settimane. Molto probabilmente questo potrà ripetersi a breve, verso l'inizio di aprile. 


QUANDO SI CROLLA?

Tra la fine di marzo e l'inizio di maggio S&P500 potrebbe incontrare l'area di prezzi tra 2040-2080, area importantissima per far scattare delle vendite importanti. Dico tra fine marzo e inizio maggio perché l'ultima fase di accumulo è durata all'incirca 1 mese, ma comunque reputo più importante considerare la fascia di prezzo presa prima in considerazione. 

venerdì 11 marzo 2016

Draghi, ai mercati non interessano le sue parole

Considero questo post frutto di mie personalissime valutazioni in merito a quanto succede sui mercati e tenterò di provarlo nel modo più chiaro possibile e senza inutili fronzoli. 

In seguito a numerose mail che ho ricevuto, le quali facevano riferimento a delle valutazioni sui mercati nel post-Draghi, mi sono sentito in dovere di scrivere qualcosa che spiegasse il mio pensiero circa i movimenti dei mercati in relazione a news di una certa rilevanza.

Il titolo dell'articolo dice tutto, o meglio, "ai mercati non interessano le parole dei banchieri centrali"

I MERCATI GUARDANO I PREZZI, NON LE NEWS

Senza ombra di dubbio, conferenze come quella di Draghi e altri eventi macroeconomici di una certa rilevanza sono da considerare come eventi Market Mover, su questo non c'è dubbio, ma è pur vero che questi eventi non sono "market maker", non fanno direttamente il mercato ma si limitano solamente ad aumentarne la volatilità in relazione ai trend e ai prezzi sottostanti certi mercati. Faccio un esempio banale prendendo come riferimento il diretto interessato della conferenza BCE, ossia EURUSD



1) I mercati guardano i prezzi? Assolutamente sì ed è palese in questo grafico. Questo è il timeframe ad 1 ora ed è lampante come EurUsd sia andato a pizzicare un ottimo livello di acquisto che fa riferimento ad un MINIMO DELLA SETTIMANA PRECEDENTE. Considerando l'elevata volatilità, direi che il mercato è stato chirurgico.

2) Draghi ha fatto risalire EurUsd? Assolutamente NO! Come scritto sopra, questi eventi aumentano sì la volatilità, ma in relazione con i trend di fondo e con i prezzi. Proprio prima della conferenza di Draghi, ho sottolineato come la dinamica di fondo per EurUsd fosse RIALZISTA per la settimana. Di certo non potevo sapere cosa avesse detto Draghi e sopratutto come avrebbe reagito il mercato durante la conferenza, bensì mi sono limitato ad analizzare la dinamica di fondo come faccio sempre. 

3) "Azionario, prima reagisce bene e poi vira in negativo", questa in sostanza la considerazione principale sul post-Draghi in relazione ai movimenti di mercato, il tutto condito da varie "ipotesi" sul perché i mercati si siano mossi in questo modo. La risposta è una sola: CORRELAZIONE. L'azionario, correlato negativamente con EurUsd, almeno in modo palese nella giornata di ieri, si è mosso seguendo nient'altro che EurUsd. "Perchè Draghi ha detto X allora il mercato ha reagito Y"...no, il tutto era correlato ai movimenti di EurUsd. 

IN SOSTANZA

Inutile cercare giustificazioni o colpe a Draghi...i mercati vanno dove devono andare e decidono in modo del tutto autonomo secondo le leggi di domanda e offerta. Se un prezzo è buono, il mercato lo compra, altrimenti lo vende. Le parole di Draghi, così come quelle della Yellen, contribuiscono ad aumentare la volatilità dei mercati e la velocità dei movimenti, niente più. 


giovedì 10 marzo 2016

Draghi, i mercati prima della conferenza stampa

Oggi c'è la tanto attesa conferenza stampa del presidente BCE Mario Draghi, una conferenza che moltissimi operatori hanno atteso con ansia in quanto potrebbe "dare" una direzione ben precisa al mercato.

LE ATTESE DEL MERCATO

Sostanzialmente gli operatori attendono un rafforzamento degli stimoli già messi in atto da Draghi da qualche anno a questa parte, ossia, si va a rinviare un problema che la BCE stessa non può risolvere in quanto ha già fatto il massimo a livello finanziario. Gli analisti si attendono anche un ulteriore taglio dei tassi sui depositi overnight. Secondo Bloomberg, il 100% degli operatori attende nuove misure e un nuovo taglio dei tassi overnight e il 75% (circa) un aumento del QE.


In particolare, ci si attende, non so su quali basi, che Draghi possa mettere in atto misure contro la volatilità dei mercati. Contro la volatilità??? La volatilità è propria dei mercati e di certo non sono misure o interventi eccezionali a ridurla. La volatilità vedrà la sua riduzione qualora i prezzi siano ritenuti accettabili dal mercato così da tornare in un clima di calma "quasi assoluta".

EURUSD


Dal grafico giornaliero è chiarissimo un pattern di inversione al ribasso (evidenziato in giallo), un vero e proprio invito a nozze. Il problema è che il grafico settimanale dice tutt'altro, ossia siamo su livelli che il mercato potrebbe comprare per accelerare al rialzo. Ricordo in merito che un'indicazione su un timeframe elevato è più "attendibile" e "veritiera" rispetto a quella su un timeframe più basso.

 
EurUsd Settimanale


EurUsd Giornaliero

COSA ATTENDERSI?

Su EurUsd è probabile un ritorno sui minimi per oggi in area 1,0930, magari in prossimità della conferenza stampa (tra le 14 e le 16:00) per poi accelerare al rialzo ben al di sopra della soglia 1,10

La volatilità potrebbe essere elevatissima e l'invito alla prudenza è più che scontato.


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lunedì 7 marzo 2016

Mercati, analisi settimanale 7-11 marzo

I mercati azionari continuano a salire dopo la grande paura tra fine 2015 e i primi due mesi del 2016. Il problema è che questo rimbalzo che dà un po' di respiro, serve in realtà per caricare ulteriormente il mercato al ribasso e su alcuni mercati siamo già pronti per scendere, anche se servono ancora delle conferme.

Vediamo la situazione per la settimana entrante 7-11 marzo


EURUSD

Su questo cross non abbiamo visto un allungo ribassista, anzi, su una zona di minimi importanti di lungo periodo, c'è stata la formazione di un pattern rialzista, a negare la discesa delle ultime settimane. Per la settimana mi attendo quindi un allungo verso area 1,1070-90 per poi scendere di nuovo verso area 1,0910-20


Nota: In sostanza ci si sta preparando ad un 'inversione che potrebbe portare i massimi di EurUsd ben oltre l'area dei massimi a ridosso di 1,14 e questa ipotesi potrebbe realizzarsi qualora su questo strumento si dovesse creare una zona di minimi in area 1,0850-1,10 per le prossime settimane. Questa è ovviamente un'ipotesi di scenario che è tutta da verificare nelle prossime sedute


DAX

L'impostazione per questo indice rimane rialzista, ma attenzione ai livelli attuali: siamo su livelli che potrebbero essere presi per buoni per un ribasso di lungo periodo! Limitandomi all'analisi dell'andamento dei prezzi, penso sia probabile un ritorno verso area 9400-9560 per poi allungare verso area 10100. La volatilità rimane elevata quindi più i prezzi salgono e più è pericoloso essere rialzisti. 


Qualora dovessero esserci aggiornamenti del quadro tecnico, si provvederà ad un'ulteriore analisi per la seconda metà della settimana. 

Mercati al Bivio: Salita Importante o Crollo Decisivo?

I mercati si trovano letteralmente in un bivio che costringe gli operatori, specie quelli che operano nel lungo periodo, a dover prendere de...