domenica 28 febbraio 2016

Mercati, analisi settimanale 29 febbraio - 4 marzo

EurUsd fortemente short con UsdJpy in ripresa dai minimi così come l'azionario. Stiamo assistendo al rimbalzo di cui parlavamo giusto un mese fa, un rimbalzo che avrà ancora nuove tappe da raggiungere. 

Andiamo a vedere cosa possiamo attenderci per questa settimana per il valutario e per l'azionario.

EURUSD



Il trend è fortemente short, eppure sembra che siamo arrivati quasi in dirittura di arrivo per questo trend di brevissimo prima di tornare in area di rimbalzo.

Vediamo come EurUsd abbia sentito fortemente area 1,1060, area dalla quale è sceso fortemente dopo un apparente area di supporto/massimi relativi a 1,0960. Mi attendo, per la prima parte della settimana, un ritorno di EurUsd in area 1,0970-1,0990 per poi scendere verso target ribassisti come area 1,0880 e poi, come secondo target del movimento area 1,0815 (aree verdi).



DAX

Il Dax poseguirà il suo rimbalzo ma prima dovrà ritestare di nuovo area 9250-9350, area dalla quale potrebbe arrivare a raggiungere i 9800. Vediamo inoltre come il livello 9120, livello di prezzo segnalato nella precedente analisi, sia stato molto importante per il rimbalzo (aree gialle sul grafico), proprio a conferma della tesi secondo cui il rimbalzo dell'azionario ancora non è finito.



CONFERME TECNICHE 
A conferma di questo rimbalzo dell'azionario c'è UsdJpy. Osservando il grafico settimanale, è facile intuire come oramai il cambio vada a puntare area 115,50-116, area dalla quale si potrebbero generare nuovi massimi dai quali scendere fino a target di prezzo vicini alle aree 105 e poi 101 di LUNGO PERIODO, il tutto in coincidenza di un crollo del mercato azionario. 





sabato 27 febbraio 2016

Tra Brexit, Cina e Fed: quale sarà la causa del crollo di quest'anno?

L'economia è in una crisi mondiale a mio parere molto silente, ma mai così spregiudicata come ora dagli ultimi anni a questa parte. In crisi finanziaria, oltre all'Europa e gli Usa, c'è anche la Cina per non parlare delle tensioni all'interno dell'UE per l'evento BREXIT (Uscita della Gran Bretagna). Facciamo un breve punto della situazione per capire effettivamente cosa segnerà quello che personalmente prevedo per quest'anno, ossia un cospicuo crollo dei mercati che potrebbe avere inizio verso aprile/maggio.

POSSIBILI EVENTI SCATENANTI

1) FED: La Yellen non sa più cosa fare, se aumentare i tassi, lasciarli dove sono o addirittura ridurli di nuovo. In sostanza il mercato è stato caricato di aspettative che molto probabilmente non verranno rispettate all'interno di quest'anno. Gli USA non possono alzare i tassi per via della bassa inflazione e del altissimo ammontare del debito pubblico che, con tassi al rialzo, vedrebbe un aumento enorme in termini reali (parliamo di oltre 18.000 miliardi di $).

Inoltre, almeno a livello teorico, un aumento dei tassi andrebbe ad influenzare i prezzi dei titoli, sia azionari che obbligazionari, in più andrebbe a peggiorare la situazione inflattiva dell'Europa, in lotta perenne sull'orlo dello 0% con il mostro che si chiama "deflazione". 


In sostanza, aumentare i tassi peggiorerebbe la situazione.

2) CINA: Da giugno lo Shangai Composite ha perso circa il 50% (da 5166 a 2770 punti indice) mentre la Popular Bank of China (la banca centrale) ha tagliato i tassi di interesse già sull'orlo dei minimi storici.


Diciamo che la crescita cinese, almeno per quanto riguarda il grafico dei tassi di interesse, non ha mai dimostrato di essere un'economia strutturalmente forte. 



Più preoccupante è il fatto che per far crescere l'economia, la PBOC ha dovuto tagliare i tassi di interesse. Non è normale che un'economia in forte espansione da anni come quella cinese debba ricorrere a mezzi e tecniche (appunto il taglio dei tassi) per poter dare una spinta all'economia. L'economia cinese, in quanto considerata ancora oggi come economia emergente, non dovrebbe ricorrere a questi mezzi da economia "navigata" (vedi USA e EU). 


3)BREXIT: L'evento Brexit, a mio parere è un evento puramente mediatico. Essendo il Regno Unito un'economia a sè stante, principalmente per il fatto che è un'area monetaria slegata effettivamente dall'Europa, non dovrebbe risentire pesantemente dell'uscita dall'UE. L'evento non è minimamente paragonabile ad un'uscita di un paese dell'euro (vedi la Grecia e l'evento GREXIT), quindi è tutto da vedere. In caso, se ci dovesse essere qualcosa di catastrofico, non sarebbe di certo riconducibile all'uscita UK dall'UE, bensì da altri motivi quali la stagnazione del tasso di interesse bloccato allo 0,5% con un'inflazione allo 0,3%, assolutamente malsano. 



Ricordo in merito ai tassi di interesse e ai tassi di inflazione che quasi tutte le banche centrali hanno questo problema: Tassi Bassi e Inflazione Bassa


LA SITUAZIONE ATTUALE 

I presupposto tecnici di un crollo del mercato sono molteplici e sono racchiusi in questo "vecchio articolo" riguardante appunto i trend principali per quest'anno (CLICCA QUI). 

Questo articolo ha voluto solo far emergere che gli eventi scatenanti un crollo vero e proprio potrebbero essere racchiusi in questi 3 scenari: Fallimento politica aumento tassi FED, Crisi in Cina e BREXIT. Magari l'evento sarà un altro ma il crollo delle quotazioni, almeno personalmente, sembra abbastanza inevitabile.

Intanto godiamoci questo rimbalzo. A breve pubblicherò altre motivazioni, stavolta tecniche a conferma della tesi riguardante un grande crollo per quest'anno, con uno scenario tutto in evoluzione. 


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venerdì 26 febbraio 2016

Educazione Finanziaria: Derivati, Cosa sono? (Parte1)

Molti avranno sentito parlare di Derivati (Futures), ma cosa sono?

Semplicemente sono dei contratti che vengono stipulati ORA ad un determinato prezzo e per i quali si prevede il regolamento dello scambio in data FUTURA (da cui il termine Future). Questi contratti possono essere personalizzati per le proprie esigenze (i forward) e altri tipi sono standardizzati, ed essendo tali sono maggiormente negoziati sul mercato.


Facciamo un Esempio di Future (ossia derivato regolamentato):

- Il petrolio (CRUDE OIL) quota il 25 febbraio a 33,5$ al barile 

- Il Future sul Crude Oil è un contratto standardizzato che prevede lo scambio di un controvalore di 1000 barili alla scadenza
- La scadenza è su base trimestrale (Marzo, Giugno, Settembre, Dicembre)


1) Compro un future sul Crude Oil il 25 febbraio a 33,5$/barile
2) Vendo il future il 12 marzo a 34,5$/barile

Quanto è il mio guadagno?

Semplice: 1$/al barile ---> Un contratto ha come base 1000 barili ---> 1000$

Bene, questo è il principio basilare del trading sui futures. Ma quando compro un future, quanto è l'esborso in termini di capitale? 33.500$? Assolutamente No, e qui entra in gioco il principio della marginazione, o meglio MARGIN.


IL MARGINE

Il margine consente ad un investitore/trader di acquistare quei 33,500$ di Crude Oil sborsando una piccola parte di quei 33500$. Ad esempio, se viene richiesto un margine del 10%, voi dovreste sborsare 3350$ per avere un contratto che equivale a 33500$. Questo principio si chiama LEVA FINANZIARIA, o meglio, sborso fisicamente solo una parte di quanto è effettivamente investito. Spendo 3,350$ a fronte di un controvalore reale di 33,500$. Ma questo è un bene o un male? In sostanza, moltiplico il capitale, moltiplico i guadagni ma andrò a moltiplicare anche le perdite.

MARGIN CALL

Avete comprato un future sul Crude Oil a 33,5$ al barile dando al mercato un margine di 3,350$. Bene. Se il prezzo del petrolio sale di 1$, guadagnerete 1000$ (1$ per 1000 barili), ma ricordate che voi avete sborsato 3350$! Un ottimo guadagno direte.

Se invece il mercato dovesse andarvi contro? Perdereste 1000$, e fin qui è tutto semplice.

Qualora il future dovesse perdere 3,35$ al barile, cosa succede? Il vostro margine, i 3350$ investiti, si polverizzerà e verrà attuata la procedura che si chiama Margin Call, ossia, l'avviso che il margine sui vostri contratti è stato assorbito dal mercato. A quel punto voi avrete bruciato interamente il capitale investito. 


PERLA SUI DERIVATI

La crisi del 2008, la quale ha visto un uso smodato di derivati, ha fatto emergere questo enorme problema: banche e istituzioni finanziarie erano andate in Margin call oltre il loro capitale e questo ha causato un'enorme crisi di liquidità sui mercati finanziari.

Es: In sostanza avevano investito fisicamente 100, si erano esposte realmente per 2000, e i loro contratti sono arrivati a perdere più di 500...l'ammanco era pari quindi a -400. (Questo era un esempio numerico inventato giusto per far capire)

   

mercoledì 24 febbraio 2016

Mercati, analisi settimanale 22-26 febbraio (parte 2)

Siamo arrivati alle 13:00 di mercoledì 24 febbraio, praticamente è iniziata la seconda parte della settimana.

MINI - REPORT DA INIZIO SETTIMANA

EurUsd: Crolla fino alle aree di massimi relativi importanti 1,1065-80 senza esitare a ritracciamenti. Probabile un rimbalzo da quest'area anche se non ci sono ancora segnali chiari a livello grafico, tantomeno il suo andamento sembra così prevedibile a livello strettamente tecnico. Il cambio risulta anche scorrelato dalle dinamiche dell'azionario, andando praticamente nella stessa direzione (non succedeva da tempo)

Dax: Siamo nell'area prefissata per il rimbalzo descritta nella precedente analisi (9120-9200) e qui bisognerebbe aspettare domani per la conferma di un rimbalzo a livello tecnico anche perché l'andamento é fortemente short. Probabilmente tra oggi pomeriggio e domani potremmo avere qualche segno di reazione, ma è tutto da confermare. 

COSA ASPETTARSI

A questo punto, su EurUsd si NAVIGA A VISTA in quanto scorrelato con le normali dinamiche di mercato, però bisogna comunque stare attenti ai livelli di prezzo più importanti. Sul Dax bisogna invece aspettare le conferme a livello tecnico per un ipotetico rimbalzo. Lo scenario è molto incerto per via del movimento dell'azionario che sta andando contro il trend principale per quest'anno, ossia un movimento ribassista che prevedo come molto forte.   


ANALISI DELLA PRIMA PARTE DELLA SETTIMANA (CLICCA QUI)

domenica 21 febbraio 2016

Mercati, analisi settimanale 22-26 febbraio (parte 1)

I mercati azionari stanno rimbalzando dai minimi mentre il valutario, dopo una settimana che io ho definito "anomala", sembra voler intraprendere delle direzioni precise almeno nel brevissimo. Ho definito questa analisi con PARTE 1 perché il mercato si sta muovendo contro il trend principale di quest'anno ed è importante rivedere la propria strategia qualora si dovessero avere dei cambiamenti importanti. Questa analisi dovrebbe riguardare il mercato per la prima parte della settimana.

EurUsd 

EurUsd ha visto uno stop della sua "lunga" discesa (in termini temporali) e dal grafico giornaliero sembra essere pronto un ritorno in area 1,1200-1,1215 come primo target, area dalla quale si potrebbe ritracciare al ribasso solamente in presenza di forti segnali daily di inversione. Ovviamente si andrà prima a toccare l'area segnata in giallo per poi raggiungere i target di movimento fissati sopra.


Dax

Anche qui stesso discorso di EurUsd. Per l'indice tedesco prevedo generalmente un rimbalzo nel medio-breve (1 mese) eppure, a meno di conferme tecniche, il rimbalzo è ancora in fase iniziale. Per la settimana è possibile un ritracciamento fino area 9120-9200, area ottimale per un rimbalzo che deve però avere delle conferme di tipo tecnico (in coincidenza con l'andamento di EurUsd). 


Sicuramente in settimana ci sarà un aggiornamento del quadro tecnico per via degli andamenti degli asset presi in esame. 

Leggi anche:

- Anomalia su EurUsd, cosa c'è dietro?




sabato 20 febbraio 2016

Anomalia su EurUsd, cosa c'è dietro?

Diverso tempo fa parlai di rimbalzo dei mercati azionari, un rimbalzo che si è concretizzato in parte, almeno per il mio modo di vedere le cose. Probabilmente il mercati andranno a ritestare le aree dei minimi per poi proseguire il rimbalzo al quale stiamo assistendo.

C'è però un grande problema, o meglio, ho notato in quest'ultima settimana che i mercati si sono mossi in modo molto strano, specialmente uno degli asset più importanti a livello globale, EurUsd. 

QUALI ANOMALIE?

Vediamo il grafico giornaliero




Ben 6 candele consecutive negative, un record vero e proprio e considero anche il fatto che mentre scrivo il mercato ancora non è chiuso e dobbiamo ancora vedere la chiusura di quest'ultima candela. Queste 6 giornate negative consecutive, oltre a rappresentare un'anomalia a livello di andamento, vede anche una dinamica assolutamente anomala, o meglio, delle candele con dei body molto piccoli

Riassumendo, le anomalie presenti su EurUsd sono state due; 1) Dinamica priva di decisione 2)Volatilità molto contenuta su un trend di breve 

COSA SIGNIFICA?

Non è l'anomalia in sè a spaventare, ma il mercato e la sua reazione ai movimenti di questo asset importantissimo. L'azionario è salito, UsdJpy ha continuato a scendere seppur correlato positivamente con i mercati azionari e EurUsd che è sceso per 6 giornate consecutive. Nel frattempo l'oro, scontando un rimbalzo dell'azionario, ritraccia dai massimi. In questa settimana, quindi UsdJpy e Equities risultano slegate tra loro mentre EurUsd traccia un andamento assolutamente anomalo.

Molto probabilmente, questo episodio abbastanza singolare sta a rappresentare che le cose stanno cambiando rispetto a prima, ossia, i mercati stanno rimbalzando seppur con un trend negativo molto forte che riprenderà poi nei prossimi mesi. Inoltre questo sta a significare che alcune delle "mani forti del mercato" sta agendo in modo non del tutto convenzionale e l'andamento dei mercati di questa settimana ne è la prova. 

mercoledì 17 febbraio 2016

Mercati, i primi segni di un rimbalzo

Finalmente, i mercati sembrano rimbalzare e magicamente molti analisti, economisti ed altri professionisti del settore, stanno iniziando a dire che "i motivi per scendere non ci sono", frase che reputo priva di senso logico e che, anzi, mi da conferma del fatto che la discesa non è finita. 

Non mi stancherò mai di dirlo, il trend di fondo rimarrà ribassista per tutto l'anno ma ora stiamo mettendo le basi per un rimbalzo che potrebbe durare fino al bimestre marzo/aprile

AZIONARIO: DAX e S&P500


Osservando i grafici di Dax e S&P500 è chiaro come sembra che la discesa delle ultime settimane abbia avuto uno stop forte, cosa non del tutto normale per una discesa derivata da una crisi strutturale che si potrebbe protrarre nel lungo periodo. Dax ha dimostrato di essere relativamente più debole sulle discese rispetto a S&P500 ma credo che in questo rimbalzo il Dax sarà più forte nel recuperare. Sui grafici ci sono due frecce al rialzo, la prima è il target "conservativo" del movimento e il secondo è il target finale.

I target finali del movimento di rimbalzo per S&P500 e per Dax sono rispettivamente area 1950-1980 e 10400-10600 per Dax. 



Per il Dax il movimento e i livelli di prezzo sembrano in un certo senso esagerati, ma ricordiamo che il mercato deve salire a livelli di prezzo accettabili per delle vendite strutturali di lungo periodo, di conseguenza la ricerca di prezzi relativamente "alti" è più che comprensibile. 

Ora ci aspettano circa 2 mesi di rimbalzo con diverse "scosse di assestamento" che potrebbero riportarci verso i minimi assoluti allungando i tempi del rimbalzo, una cosa del tutto fisiologica considerando la situazione attuale dei mercati.











mercoledì 10 febbraio 2016

Yellen, i mercati la attendono per un rimbalzo

I mercati sperano solo in un rimbalzo prima di crollare definitivamente nel corso dell'anno. Le maggiori asset class stanno testando livelli importanti su timeframe elevati e sembra oora di prepararci ad un rimbalzo.

Le parole della Yellen oggi pomeriggio saranno cruciali per determinare il trend per i prossimi giorni, il tutto in preparazione di quello che potrebbe essere un crollo molto consistente durante il corso dell'anno.

In questa video analisi, i mercati prima delle parole della Yellen



martedì 9 febbraio 2016

Mercati, rimbalzo all'orizzonte? La video analisi per la settimana 8-12 febbraio

Di seguito una nuova video-analisi che va a spiegare a livello tecnico cosa sta succedendo sui mercati e cosa personalmente mi attendo per i prossimi giorni, a meno di conferme tecniche illustrate nel video. Quelle in arrivo sono giornate di test e dobbiamo solamente osservare se il mercato è pronto a ripartire oppure a crollare ancora.


sabato 6 febbraio 2016

Mercati, cosa sta succedendo: Si crolla o si risale?





La situazione attuale sui mercati finanziari globali è assolutamente da considerarsi precaria e allarmante. Come scritto in precedenti articoli su questi sito e su altri siti specializzati (vedi Investing.com), la mia personale view per l'anno in corso è senza dubbio ribassista. In sostanza nel lungo periodo, per quest'anno vedo un calo dei corsi azionari e obbligazionari senza precedenti, in quanto abbiamo di fronte una situazione in cui il mercato del credito è stato drogato da eccessiva liquidità a livello mondiale, il tutto a scapito del mercato obbligazionario dei titoli di Stato mondiali e dei corsi azionari a loro volta scelti come unico asset fruttifero a livello di rendimenti negli ultimi anni. Praticamente stiamo assistendo ad una bolla senza precedenti. 

COSA STA SUCCEDENDO ORA?

La situazione, così come percepita dalla maggior parte degli operatori professionali e dall'investitore comune, è di assoluta INCERTEZZA, dovuta principalmente all'elevata volatilità dei mercati e dalla mancanza di rendimenti sui mercati considerati fino a poco tempo fa (anche a livello accademico) come "risk-free", privi di rischio (obbligazioni).

Il crollo che ho già previsto 2 mesi prima della fine del 2015, si sta realizzando, ma cosa succederà nel breve periodo? Come ho già detto, probabilmente il mercato potrebbe rimbalzare per ricaricare di nuovo le posizioni short nel lungo periodo.

Vediamo quali sono gli elementi che mi fanno pensare ad un rimbalzo quando tutti sembrano ora certi che il mercato sarà pronto a crollare.

LE BASI DI UN RIMBALZO: Dax e S&P500

Qui di seguito 2 grafici che spiegano da soli cosa sta succedendo e cosa mi attendo prossimamente


Il grafico del Dax è di tipo giornaliero: ogni candela è un giorno di contrattazione. Da come si può vedere si sta formando un pattern di inversione (linee azzurre) con conseguente possibilità di rimbalzo nel breve periodo. Da notare come la prima discesa sia stata più forte rispetto all'ultima, la quale è stata più lenta e più indecisa. Nel breve questo pattern mi fa pensare ad un rimbalzo. Il tutto è rafforzato dal fatto che questo pattern si sta formando proprio su dei MINIMI relativi, il che non mi fa pensare ad uno short nel breve. Ciò non toglie che la view per l'indice è assolutamente ribassista

Il grafico di S&P500 è invece settimanale: ogni candela è una settimana di contrattazione. Vediamo come a livello settimanale, è stata forte la reazione ai minimi precedenti (zone rosse), non molto normale per la discesa che io mi attendo per quest'anno. Anche qui siamo sui MINIMI, così mi viene da pensare che ci sarà un movimento analogo a quello del Dax di cui parlavo sopra. Un rimbalzo di breve lo attendo fino ad area di minimi relativi più alti 1950-1980 (aree gialle).

MERCATO VALUTARIO: EurUsd e UsdJpy


Questo è il grafico di USDJPY su base settimanale. Anche qui ci troviamo in area di MINIMI di lungo periodo. Mi attendo anche qui un rimbalzo e stavolta cito anche una nozione di carattere fondamentale: nella fine di gennaio abbiamo assistito all'abbassamento dei tassi di interesse sui depositi aggiuntivi in liquidità presso la Bank of Japan. Questa mossa dovrebbe portare lo Yen verso valori più bassi rispetto al dollaro e invece abbiamo assistito ad un apprezzamento rispetto alla valuta Usa. La reputo un'anomalia almeno per quanto riguarda la situazione di lungo periodo. 

EurUsd su grafico settimanale. Siamo in zona di MASSIMI dopo una furiosa accelerazione al rialzo in uscita da un trading range molto forte tra area 1,08-1,10. Anche qui mi aspetto un'inversione al ribasso, in linea con quanto succede su UsdJpy. questo potrebbe aiutare anche nel rimbalzo dei corsi azionari prima del crollo vero e proprio di quest'anno. 

MATERIE PRIME E BENI RIFUGIO: Oro

Gold grafico settimanale. Vediamo come siamo in prossimità dei MASSIMI relativi. Non mi attendo un proseguimento del movimento rialzista nel brevissimo per due motivi: 1) è partito dai minimi assoluti, quindi non avrà forza nel proseguire con la medesima violenza. 2) In area di massimi mi attendo un ritorno verso i minimi (aree gialle superiori) per poi accelerare durante quello che potrebbe essere il crollo vero e proprio dei corsi azionari di cui parlavo sopra. In sostanza anche qui mi attendo un ritorno verso i minimi (area 1.100) per poi accelerare al rialzo. 

IN CONCLUSIONE

I mercati si trovano su livelli importanti su timeframe relativi lunghi (MASSIMI e MINIMI di periodo) e rimane comunque forte la view secondo cui si dovrebbe crollare ma personalmente non sembra adesso il momento per farlo. Si potrebbe rimbalzare unicamente per CARICARE ulteriormente il RIBASSO. A livello macro le incertezze stanno aumentando e solamente ora, alcuni investitori si stanno accorgendo che i rialzi stratosferici degli ultimi anni sono stati solamente frutto di DROGA MONETARIA che solamente ora sta facendo vedere i suoi effetti collaterali, con elevati livelli di incertezza e paura. 


Stiamo pagando il conto dei rialzi falsati dalla liquidità immessa in modo forzato negli ultimi anni e solo ora che i mercati mostrano i primi segni di cedimento ci accorgiamo di ciò che sta succedendo. Il problema è che non sappiamo quali potrebbero essere le conseguenze. 


Spero di sbagliarmi


venerdì 5 febbraio 2016

La mia intervista su RATARAN

Di seguito la mia intervista su RATARAN. Ringrazio pubblicamente gli organizzatori del contest e tutto il Team Rataran per il servizio che offre agli investitori e ai traders.

LINK ALL'INTERVISTA ---> INTERVISTA A DAVID PASCUCCI




giovedì 4 febbraio 2016

Mercati, cambia l'impostazione ma la view di fondo non viene intaccata

In questo video, oltre a "commentare" ciò che è successo ieri, vado ad indicare i livelli sensibili per i mercati dopo la forte ondata di volatilità in corrispondenza dell'uscita dei dati USA. Nel precedente video invitavo ad osservare il mercato in attesa di conferme. Ora l'impostazione sembra diversa ma la view di fondo (di breve) per i mercati rimane rialzista per l'azionario


mercoledì 3 febbraio 2016

Mercati, i livelli da monitorare in attesa di un'inversione di tendenza (VIDEO)

I mercati sono su dei livelli importanti in ottica di inversione.

In contemporanea EURUSD e DAX su livelli di inversione, mentre sono da osservare i livelli di USDJPY e USDCAD come "spie" di conferma sui movimenti di EURUSD.

VIDEO



martedì 2 febbraio 2016

Video Analisi EURUSD e USDJPY: i livelli per il 2-3-4 febbraio

Questo è il mio primo video, quindi perdonate la qualità delle immagini e la mancanza di presentazione, ma era un video che non avevo intenzione di pubblicare. Prendetela come una prova.


Mercati al Bivio: Salita Importante o Crollo Decisivo?

I mercati si trovano letteralmente in un bivio che costringe gli operatori, specie quelli che operano nel lungo periodo, a dover prendere de...