domenica 31 gennaio 2016

Mercati, la view per la settimana 1-5 febbraio

Settimana chiusa in linea con le aspettative, anche se EurUsd ha spaventato con la sua insolita accelerazione verso i massimi con la quarta giornata in positivo di fila che non si manifestava dallo scorso autunno 2015. Il Dax rimbalza dai minimi e sembra essere intenzionato a rimbalzare nel breve prima di affondare di nuovo verso il basso durante la chiusura del primo trimestre dell'anno.

EURUSD, COSA ASPETTARSI?
EurUsd ha confermato in queste ultime settimane di essere ingabbiato in un trading range che rimane tale dal 7/12/2015, oramai da 2 mesi. Quale evento potrebbe far uscire EurUsd da un trading range? La Bank of Japan ha tagliato i tassi di interesse a sorpresa, un evento di una rilevanza enorme considerando il peso del mercato valutario all'interno dell'economia globale. Questo evento potrebbe spingere USD ad apprezzarsi nei confronti ovviamente di JPY e questo sicuramente va a rafforzare l'ipotesi secondo cui questo mese USD potrebbe apprezzarsi, anche nei confronti di EUR.

 

Mi aspetto l'attacco di area 1,0870 nella prima parte della settimana e, qualora dovesse configurarsi un pattern di inversione su questa area, probabile un allungo ribassista nella seconda parte della settimana verso area 1,0780 e poi, solo come secondo target, 1,0740.

AZIONARIO IN RIMBALZO?

Probabilmente Sì. Dax sembra voler definitivamente invertire anche se con molta calma e con una certa volatilità (un rimbalzo volatile e lento). Vista la correlazione con i movimenti di EurUsd, probabile un ritorno verso i minimi in area 9400-9600 nella prima parte della settimana, per poi allungare verso area 10.000 nella seconda parte. Le news negative e la prossimità sui minimi stanno inducendo molti investitori ad entrare in vendita sul mercato, cosa che per i professionisti si presenta come un'ottima occasione di acquisto per un buon rimbalzo.



IN SOSTANZA

Dobbiamo assolutamente considerare il fatto che ci troviamo, su almeno questi due mercati che tengo in osservazione per queste analisi, su livelli SENSIBILI (minimi di mercato per Dax e minimi di trading range su EurUsd). Quindi, ancora una volta, CAUTELA è la parola d'ordine.

INVITO TUTTI A LEGGERE IL DISCLAMIER SUL LATO DESTRO DELLA PAGINA  

giovedì 28 gennaio 2016

Mercati pronti al rialzo dopo la FED

Anche se lo statement della FED ha portato i mercati a scendere, almeno inizialmente, tutto sembra pronto per un rimbalzo di breve periodo. 

EURUSD SU LIVELLI SENSIBILI
EurUsd si trova sui massimi di un trading range (area 1,08-1,0980) che dura ormai da diverse settimane e sembra che sia giunta l'ora per un'inversione verso target di movimento verso i minimi del trading range. Anche se conferme non ci sono ancora (quindi ATTENZIONE), è bene tenersi pronti.




AZIONARIO

Se EurUsd è pronto a invertire, l'azionario è pronto a rimbalzare e il DAX potrebbe puntare quel gap aperto in area 10.500 e si potrebbe quindi ipotizzare un rimbalzo di circa +8% dai livelli attuali in area 9750.


martedì 26 gennaio 2016

Il mio Portafoglio su AdviseOnly: Long/Short Global Macro Trends

Oggi vi voglio parlare del mio portafoglio investimenti, creato come se fosse un Hedge Fund da me gestito. Il fondo, chiamato LONG/SHORT GLOBAL MACRO TRENDS, è molto dinamico e prova a sfruttare le occasioni sia in ottica di lungo periodo che di breve periodo. 


Vediamo come è composto: 


Questo portafoglio è composto da 3 componenti azionarie, 3 componenti legate alle commodities e 1 al mercato valutario. Le scelte sono state fatte in base a quelli che dovrebbero essere i trend principali per il 2016 (CLICCA QUI), cioè l'azionario in discesa e beni rifugio con materie prime al rialzo. 

Come potete vedere, essendo concepito come portafoglio stile fondo hedge, la componente azionaria Short è coperta da una componente azionaria Long. I pesi di queste componenti vengono stabiliti in base al momento di mercato. ESEMPIO: ora che mi attendo un rimbalzo delle quotazioni azionarie ho aumentato il peso del long sul Dax al 27,64% e diminuito in modo considerevole i pesi degli short su Dax e S&P500. 

Le materie prime vengono tenute con un'ottica di lungo periodo così come l'etf sullo short di EurChf.

RENDIMENTO


Il portafoglio, dalla data della sua creazione il 3 gennaio 2016, ha registrato una performance del 8,89%, considerevole rispetto a ciò che il mercato ha fatto. 


GESTIONE RISCHIO

Anche il rischio fino ad ora è stato controllato bene. Per un rendimento dell'8,89% abbiamo avuto una discesa massima di -1,42% e una volatilità del 4%. Il rendimento è ampiamente 2 volte la volatilità e il massimo drawdown è stato irrisorio rispetto al risultato complessivo. 


Il portafoglio è presente sul sito AdviseOnly al seguente indirizzo: CLICCA QUI

DISCLAIMERLe analisi dei movimenti degli strumenti finanziari all'interno di questo sito non vogliono incoraggiare all'investimento in quanto non contengono indicazioni circa entrate e uscite dal mercato, bensì illustrano ipotetici movimenti dovuti a tecniche di analisi di vario tipo. Le analisi di questo sito sono da prendere a sè stanti e sono frutto di un'interpretazione dell'autore. L'investimento in strumenti finanziari di qualsivoglia genere è da configurarsi come attività rischiosa per il capitale investito. Ogni Utente si assume il rischio per l'impiego fatto del contenuto delle analisi/articoli di questo sito. 


domenica 24 gennaio 2016

Mercati 25-29 gennaio, si rimbalza sull'onda di una "bull trap"

Come ho già ribadito nelle settimane precedenti e ci tengo sempre a precisarlo perché lo trovo doveroso, la view di fondo di mercato per quest'anno è assolutamente ribassista (azionario). 

Nel forecast della scorsa settimana (CLICCA QUI) invitavo alla CAUTELA in quanto si sarebbe palesato un rimbalzo, rimbalzo che si è manifestati proprio quando parlava Draghi (che caso...) e in presenza di un mercato a testare i minimi già visti ad agosto del 2015 (che caso...). 

INVERSIONE?

Sì, ma di breve, qualche settimana forse. I mercati stanno intrappolando i rialzisti (Bull Trap) e questo rimbalzo tecnico ne è la prova: se osservate il Dax si può vedere palesemente un breakout fallito (rottura di un supporto che ha innescato l'entrata dei ribassisti per poi negarli al riassorbimento del livello rotto). Nella settimana entrante è molto probabile una continuazione del rimbalzo ma prima andremo di nuovo a testare i minimi in quanto, con molta probabilità, il rimbalzo al quale potremmo assistere andrebbe a definire delle prossime settimane. 



Dal grafico si può vedere come il mercato vada a testare più o meno sempre gli stessi livelli. In giallo sono evidenziati i gap aperti, gap che sistematicamente vengono chiusi (almeno a livello statistico) e sul breve ce ne sono due per il Dax. Il movimento che mi aspetto è prima ribassista, nella prima metà della settimana verso area 9400-9600 per poi tornare verso area 10.000-10.100

EURUSD IN DISCESA?

Sì. Se l'azionario sale, EurUsd subisce una pressione ribassista. Data la configurazione delle candele su base settimanale, sembra che EurUsd potrà scendere questa settimana.


In giallo e in celeste ho evidenziato delle aree sensibili che EurUsd ha sempre considerato come aree importanti (aree sempre toccare e dove si sono presentate inversioni). EurUsd probabilmente salirà nella prima parte della settimana verso area 1,0825-60 per poi tornare ad un movimento ribassista verso area 1,0760 come primo target del movimento e in area 1,0700-10 come secondo target

A COSA STIAMO ASSISTENDO?

Probabilmente, le materie prime come Oro, Argento e Petrolio, stanno accumulando posizioni rialziste nel lungo periodo, in prospettiva di un apprezzamento di EurUsd nel lungo periodo e di una discesa dei mercati azionari (sempre nel lungo periodo). In sostanza, ci stiamo preparando a quello che potrebbe essere il vero movimento ribassista di quest'anno. Intanto, ci è bastato l'antipasto del Non-Rally di Natale (ne parlai nella conclusione di questo articolo CLICCA QUI) e del crollo di questo mese


Invito tutti a leggere il DISCLAIMER di questo sito (sul lato destro della pagina)

venerdì 22 gennaio 2016

Mercati, un buon rimbalzo ma attenzione al trend di fondo

Come previsto nell'analisi di questa settimana (clicca qui), c'è stato il rimbalzo tecnico sui livelli previsti soprattutto per il Dax. Buona anche la view sul petrolio che, però, è ancora presto per vedere i risultati in quanto è un'analisi più improntata nel medio-lungo periodo. 

FINE DEL TREND RIBASSISTA SULL'AZIONARIO??

Personalmente mi viene da dire "NO". Quello a cui stiamo assistendo è un rimbalzo di tipo tecnico, oserei definirla una "Bull Trap" di medio periodo e non escludo che questo mini-trend sia da considerare come il trend di base per le prossime settimane a seguire. Questo trend potrà portare le quotazioni verso livelli più elevati (magari verso i 10.500 di Dax per l'azionario), dai quali si potrebbe intravedere di nuovo un crollo delle quotazioni, stavolta verso livelli più bassi di quelli minimi di questa settimana (che erano i minimi del 2015).

In sostanza il trend di fondo nel lungo periodo (quest'anno) rimane ribassista, senza ombra di dubbio


COME MAI LA SITUAZIONE NON CAMBIA???

La situazione di fondo non cambia perché di fondo gli elementi a favore di un trend ribassista non sono mutati. La volatilità è rimasta elevata, le materie prime rimangono su livelli favorevoli ad una ripresa delle quotazioni e, soprattutto, il mercato obbligazionario è ancora ingabbiato su prezzi elevati e rendimenti ridicoli e non appetibili al mercato. Per questi elementi mi viene da definire questo rimbalzo come un rimbalzo tecnico.


DRAGHI HA INFLUITO?

Diciamo che Draghi ha solamente amplificato gli effetti di questo rimbalzo anche perché, come detto nell'analisi di questa settimana, era prevedibile un rimbalzo ma non era del tutto scontato. Questi eventi di natura macroeconomica influiscono sui mercati come dei veri e propri "amplificatori" dei movimenti delle quotazioni. 

COSA ASPETTARSI?

Visto che stiamo assistendo ad un movimento in contro-tendenza con l'idea di fondo, la parola d'ordine rimane CAUTELA.


Vi rimando ovviamente all'analisi per questa settimana e consiglio la lettura per avere una comprensione maggiore circa la natura di questo rimbalzo. (CLICCA QUI)

martedì 19 gennaio 2016

Educazione Finanziaria: Le Azioni (Parte 3)

Siamo arrivati alle terza ed ultima parte di introduzione al mondo delle azioni. Riepiloghiamo in modo molto sintetico quanto detto nelle parti precedenti:

- Le azioni sono una porzione di impresa/azienda/società
- Le azioni possono staccare i dividendi
- Le azioni hanno un prezzo variabile


In questa parte spieghiamo invece le società quotate, o meglio, quelle che sono conosciute a livello mediatico come azioni/titoli. 

LE AZIONI QUOTATE

Le azioni possono essere quotate, o meglio, il prezzo di una azione può essere deciso dal mercato (tra poco spiegherò meglio il tutto). Ma perché una società dovrebbe quotarsi?

La società quotata è sicuramente una Società per Azioni, il che è un requisito fondamentale. Questa società, per attirare capitali come fonte di finanziamento, si va a quotare, o meglio, mette in vendita parte della propria società al mercato. Questa quota societaria messa sul mercato si chiama "Flottante"...quindi sul mercato c'è il Flottante di una società. 


Il flottante viene venduto al mercato e in cambio la società quotata riceve del denaro, utile allo svolgimento e allo sviluppo dell'attività. Le azioni del flottante hanno un prezzo e questo prezzo è stabilito dalle leggi di domanda e offerta proprie di un libero mercato.

MA DOVE POSSO COMPRARE QUESTE AZIONI???

Dipende da dove la società ha deciso di venderle. Solitamente, le azioni si vendono in quella che è nota come Borsa Valori, un luogo (prima fisico) virtuale dove si possono incontrare domanda e offerta. La borsa è solitamente un luogo con delle regole (da cui la nozione di "MERCATO REGOLAMENTATO"), ha degli orari di apertura e degli orari di chiusura...(ho detto l'essenziale, anche perché questo argomento verrà trattato in futuro in modo più completo). 

Ora sappiamo che le azioni sono quotate solitamente in un mercato regolamentato chiamato Borsa e che il prezzo delle azioni si muove in base alle leggi di domanda e offerta. Per semplificare di più le cose, immaginatevi la Borsa Valori come un Mercato Ortofrutticolo dove potete trovare mele, pere, arance...ecco, in Borsa sostituite le "mele, pere e arance" con Unicredit, Enel, Eni...ecc. 

Esempio: Unicredit è quotata nella Borsa Italiana
Prada è quotata nella borsa di Hong Kong


COME SI MUOVONO I PREZZI???

Come detto prima con la solita legge di domanda e offerta. Ossia? Semplice, se il mercato vuole comprare un titolo (azione) il prezzo sale, se lo vuole vendere il prezzo scende. 

LE MOTIVAZIONI PER CUI OSCILLANO I PREZZI???

Come in un mercato una persona compra le mele per farci una torta, un'altra le compra per farci un succo di polpa e qualcun'altro vuole semplicemente mangiarle a fine pasto...in sostanza, gli obiettivi sono diversi, così come sono diversi sul mercato dei titoli: si possono comprare titoli per rivenderli un'ora dopo, oppure dopo 3 mesi, oppure vengono comprati per tenerli per più tempo. Insomma, le motivazioni sono infinite e disparate...ma alla fine lo scopo è uno solo: quello di comprare un titolo ad un prezzo più basso rispetto a quello al quale si venderà il titolo, ossia, per Guadagnare.


Qui finisce la "base" delle azioni. Per avere un riepilogo di ciò che abbiamo affrontato precedentemente, basta cliccare nelle apposite parti, oppure seguire la sezione educazione finanziaria.

PARTE 1

PARTE 2
EDUCAZIONE FINANZIARIA  

  



lunedì 18 gennaio 2016

Petrolio, è ora di risalire?

Il Petrolio è ormai sulla bocca di tutti, è un dato di fatto. Ma come si evolverà la situazione del Crude Oil? Andiamo al sodo

RAPPORTO DELL'OPEC



Nel 2015, il rapporto tra petrolio domandato a livello globale e petrolio offerto è stato del 1,475, ossia per ogni barile prodotto ne viene domandato 1,475 (rapporto tra i numeri in verde). 

Nel 2016, secondo le previsioni dell'OPEC, il rapporto salirà a 1,507 (rapporto tra i numeri in giallo 94,2/62,5). Nell'ultimo quarto dell'anno è previsto un rapporto di 1,516 (numeri celesti).

In sostanza la domanda di Petrolio salirà rispetto al 2015, è l'OPEC che parla.

MORGAN STANLEY: PETROLIO A 20$...?

Non ne sarei proprio così certo. Prima di tutto, almeno a livello macro, dai dati sopra elencati e dai costi di produzione oramai in linea con il prezzo di mercato, il che fa del petrolio un asset senza margini di profitto a livello reale. Morgan Stanley prevede un petrolio a 20$...ma come mai? Ecco cosa dice il grafico preso da Bloomberg




Secondo MS, il petrolio ha visto un deprezzamento in corrispondenza di un aumento del valore del dollaro USA. Il grafico non mente, per carità. Se il dollaro quest'anno non dovesse apprezzarsi e perdere terreno? La previsione di Morgan Stanley sarebbe vana. 

IN SOSTANZA...

Secondo le analisi fatte, il cross EurUsd non dovrebbe deprezzarsi per motivi macroeconomici scritti in questo articolo (CLICCA QUI), inoltre il prezzo del Crude Oil a questi livelli fa di questa materia prima un asset assolutamente infruttifero e senza valore il che, se dovesse scendere al di sotto dei prezzi di produzione medi (appunto tra 25-30$), allora non converrebbe più produrlo e il suo valore andrebbe a 0$ (è un paradosso ovviamente). 

Da queste quotazioni è probabile quindi che il Crude potrebbe rimbalzare ma, data l'altissima volatilità, meglio starne alla larga per un po'.  

domenica 17 gennaio 2016

Mercati 18-22 gennaio, una settimana cruciale

Innanzitutto è doveroso ringraziare tutti coloro che mi seguono su investing.com per i complimenti ricevuti. Grazie

In questi giorni da inizio dicembre abbiamo visto i mercati azionari scendere e questo mi sembra più che ragionevole vista la situazione macro. Il problema principale è capire quando finirà questa discesa, a mio parere una discesa di "breve" periodo: probabilmente questa settimana sarà cruciale per capire se questa discesa dovrà proseguire oppure si tenterà un accenno di inversione. Come esempio prendo sempre il Dax di Francoforte.

Come mai si potrebbe invertire?

Ci sono 3 elementi fondamentali che mi fanno riflettere su ciò. Il primo è che la volatilità è rimasta la stessa e ancora non si è visto il Panic Selling tipico di uno schock di mercato. Il secondo è che siamo ormai a ridosso dei minimi dello scorso agosto, buona occasione per un rimbalzo tecnico, a maggior ragione per quanto detto in prima. Il terzo elemento è di tipo assolutamente tecnico ed è un Gap aperto tra 10500 e 10700, un'area di prezzo che ho potuto constatare come "importante" per questo asset. 



Insomma, potrebbe esserci uno stop per quello che sarà il trend di fondo per quest'anno. Inoltre, siamo ad inizio anno e potrebbe essere prematuro un crash di mercato forte come quello che mi attendo, ma tutto ciò non è del tutto scontato. 

Incertezza anche su EurUsd

Anche su questo asset c'è incertezza per quanto riguarda la sua direzionalità. Per quanto possa essere difficile capire dove operare su questo cambio in questa settimana, tecnicamente si dovrebbe scendere verso area 1,0810-1,0820 ma prima ci dovrebbe essere una risalita delle quotazioni fino all'attacco di area 1,0980-1,1010. Prima si sale e poi si scende. Anche qui però, meglio prendere con le pinze ciò che viene detto, magari si potrebbe avere un quadro migliore all'interno della settimana, dopo i primi movimenti di lunedì e martedì




In sostanza, CAUTELA è la parola d'ordine di questa settimana. 

venerdì 15 gennaio 2016

Crisi, i BTO avranno un ruolo cruciale nel crollo di quest'anno

Ormai è chiaro di quanto sia convinto che quest'anno ci sia non solo uno stop del trend rialzista sull'azionario, bensì penso ci sia un vero e proprio crollo. Al di là delle tante motivazioni che ho dato affinché possa avvenire un crollo, dalle motivazioni tecniche inserite a fine novembre in questo articolo "Il CRASH dei mercati è dietro l'angolo", alle anomalie circa gli andamenti comparati tra le grandi aziende americane e quelle piccole "S&P500 vs S&P600 Small Cap", abbiamo ora un nuovo prodotto finanziario chiamato BTO, o meglio "bespoke tranche opportunity".

Di cosa stiamo parlando?

Dobbiamo partire dal 2006, quando le banche iniziarono a strutturare dei derivati che assicurassero dall'insolvenza di alcuni mutui negli USA, i Credit Default Swaps. I derivati su cui assicurarsi erano quelli che vengono definiti CDO (Collateralized Debt Obligation), obbligazioni il cui valore è derivante dalla solvibilità dei prestiti usati come collaterale (garanzia). Più semplicemente: Se i prestiti hanno maggior probabilità di essere rimborsati, il valore del CDO sale, se aumentano gli insolventi allora scende. Questo prodotto strutturato, fu una delle cause della crisi dei mutui subprime del 2008, per lo meno fu l'amplificatore di quella che era una crisi reale. 


Perchè tanta complessità?

Ricordiamoci sempre che la complessità serve per confondere colui che dovrebbe capire...come successe nel 2008. Ora abbiamo davanti un altro "mostro finanziario" che si chiama BTO, "bespoke tranche opportunity". Un derivato altamente personalizzato, in pratica fatto su misura, che permette l'esposizione in posizioni reali come mutui, prestiti ecc. 


A che serve?

Essendo altamente personalizzati, sono strumenti poco liquidi e dal difficile piazzamento sul mercato: chi lo possiede ha praticamente una bomba nelle mani. Ovviamente chi lo compra non è del tutto stupido, anzi, probabilmente verrà utilizzato come forma di copertura ma...(sì, c'è un "ma")...qualora il mercato sottostante a questo derivato dovesse andare male, ci sarebbe una catastrofe, così come è successo nel 2008. 


Quindi, di cosa dobbiamo aver paura?

Secondo fonti Bloomberg, Goldman Sachs avrebbe venduto questi prodotti per un ammontare pari a 5 miliardi di dollari nel 2013 e 20 miliardi di dollari nel 2014. Inoltre, l'enorme grado di personalizzazione di questi prodotti, che non sono nient'altro che tranche di CDO, fa sì che non siano facilmente "controllati" per quanto riguarda il grado di rischio. Ciò che fa paura è che le grandi banche stanno ora VENDENDO questi prodotti da ormai 3 anni, con ritmi crescenti al peggiorare della situazione dei mercati


Questo è un altro campanello di allarme che si aggiunge ad altri fattori già elencati precedentemente. Mi sembra giusto farlo sapere.

Articoli Correlati: 

- Crisi mercati, ecco perchè crollerano 
- Il Crash dei mercati è dietro l'angolo, ecco i motivi  


mercoledì 13 gennaio 2016

Mps e Carige: è crisi totale?

MPS, nel nostro immaginario collettivo, è la banca con la quale nessuno vorrebbe avere a che fare, specie per quanto riguarda gli scandali sui derivati che hanno portato ad una crisi sia finanziaria che a livello mediatico e di brand. Un brand centenario rovinato a causa dell'incompetenza e dell'avidità di certi presunti esperti/manager che poi hanno portato un istituto come Monte Paschi di Siena sull'orlo del collasso. 

COME STA MPS?

Male, direi, molto male. Perché?? Il titolo quota ora sotto 1 €, il tutto a seguito dell'aumento di capitale di qualche tempo fa che ora, a causa delle quotazioni relativamente basse, si può definire "bruciato". In sostanza quell'aumento di capitale da 3 miliardi di euro è stato bruciato dal ribasso attuale, praticamente svanito nel nulla. Per non parlare degli altri due aumenti di capitale risalenti al 2011 (2,15 miliardi di euro) e al 2014 (5 miliardi di euro), anch'essi rivelatisi inutili e sostanzialmente fallimentari. Dove sono finiti quei soldi? BRUCIATI letteralmente, anche perché i risultati sono evidenti agli occhi di tutti.


E CARIGE?

Anche se non ha avuto lo stesso impatto mediatico, l'istituto non ha di certo una buona reputazione. Prima dell'avvento del Bail-In, Carige poteva essere scelta come capro espiatorio della finanza italiana a causa delle sue sanzioni inferte dalla Banca d'Italia e per via di un'inchiesta giudiziaria di un certo rilievo (arrestato l'ex presidente Berneschi nel 2014 per "truffa"). Poi, visto che non bastava, a novembre ha deciso di sospendere lo stacco delle cedole di un'obbligazione emessa dalla stessa banca. Chi ha avuto in portafoglio quell'obbligazione non ha visto il rendimento che doveva avere (8,338%).


Diciamo che anche Carige, che quota ora anch'essa al di sotto di quota 1 € , non naviga di certo in un mare calmo.

UNA SITUAZIONE MOLTO PERICOLOSA

Sì, esatto. La situazione è disastrosa, anche perché ci sono due fattori che incidono e si ripercuotono su coloro che hanno "interessi" in quelle banche:

1) BAIL-IN: Mamma Stato, da quest'anno, non ci sarà più per le banche, le quali dovranno "sbrigare" le loro crisi con le "proprie" risorse (e quelle dei risparmiatori/investitori)

2) MERCATI FINANZIARI: Le azioni di questi istituti sono molto pericolose in quanto, qualora dovesse prendere vita il crash di mercato vero e proprio, queste banche potrebbero ritrovarsi veramente sull'orlo del collasso per via dell'effetto sistemico presente sui mercati e a quel punto lo scenario che si andrebbe a delineare sarebbe più che difficile da gestire. 

Per chiarirvi le idee su alcuni punti vi invito a leggere questi articoli:

- I Pericoli Occuti del Bail-In 
- Obbligazioni Bancarie, come i risparmiatori vengono truffati
- Educazione Finanziaria: Le Obbligazioni (Parte 1)
- 2016, l'anno in cui tutti i nodi verranno al pettine
- Mercati, ecco perché crolleranno





 

martedì 12 gennaio 2016

Mercati, i rialzi di questo periodo sono una trappola

Ora come ora i rialzi sono una vera e propria trappola. Da alcuni operatori sono visti come un'ottima occasione di acquisto a prezzi buoni, ma ahimè non ragionevoli. I livelli attuali, per un rialzista, sono un'ottima occasione da sfruttare ma il problema principale rimane uno: la Volatilità



La volatilità è troppo elevata e ogni rialzo in questa fase di mercato è da prendere con le pinze, o meglio, è da considerarsi come una vera e propria trappola. Come una mantide religiosa, il mercato inganna le sue prede, le attira, le fa godere un po' e poi le mangia: prezzi bassi e rialzi elevati in termini percentuali fanno pensare ad un'inversione rialzista, molti entrano a mercato per prendere quei rendimenti partendo dai prezzi bassi e poi...la carneficina

L'unico enorme problema a livello tecnico, ci tengo a ribadirlo, è la volatilità e quando c'è, che sia al ribasso che al rialzo, c'è da preoccuparsi. Solitamente e logicamente, la volatilità porta sempre INCERTEZZA e poi ad un ribasso dei corsi anche perché, ricordiamoci sempre che un rialzo SANO è quello che procede lento, anche in modo non del tutto stabile (con diversi sali/scendi), ma soprattutto NON PRESENTA volatilità elevata.  

I rialzi delle sedute di questa fase di mercato, rialzi che comunque hanno picchi del 2/2,5% nel caso del Dax, sono da considerarsi BULLISH TRAPS, o meglio, "trappole rialziste" da cui stare lontani. 

Per chi fosse un operatore contrarian si rivelano però una miniera d'oro anche perché si trovano molte controparti pronte a comprare un qualcosa che un contrarian invece vende. Il contrarian, in questo caso, è il padrone del mercato perchè la maggior parte degli operatori vanno da lui a comprare ciò che vogliono. 

Al di là di quest'ultima considerazione, vi invito a leggere i seguenti articoli correlati a questo argomento.

- Mercati, cosa attendersi questa settimana 11-15 gennaio
- Mercati pronti ad un crollo nel 2016
- Quando la volatilità ci parla
- Crisi dei mercati, ecco perché crollerano

lunedì 11 gennaio 2016

Educazione Finanziaria: Le Azioni (Parte 2)

Bene, siamo arrivati alla seconda parte che spiega le azioni ed è giusto fare un piccolo riepilogo di quanto detto nella prima parte:

- L'azione è una quota di un'azienda/impresa
- Ha un prezzo variabile 

- Se aumenta/diminuisce il prezzo di un'azione, la quota di possesso dell'azienda rimane invariata ma varia solamente il valore

COSA BISOGNA SAPERE?

Partecipate nella proprietà di un'azienda, come detto nella prima parte, nel bene e nel male. Che significa? Che se la vostra azienda andrà bene, otterrà un utile, allora vi verrà riconosciuto quello che viene definito DIVIDENDO. Mi spiego meglio: se voi avete 10 azioni di un'azienda che ha invece un totale di 100 azioni, avete un 10% di tutta l'azienda e quindi avete diritto al 10% degli utili. In questo caso se l'azienda ha un utile di 1000€, voi avrete diritto al 10% di quei 1000€, quindi si avrà diritto a 100.

Questa era la base, ora vediamo effettivamente come funziona il dividendo quando viene "staccato", o meglio, vi viene dato direttamente.


 In questo caso ipotizziamo che l'azienda ha un valore totale di 10.000€ e una singola azione vale 100€. Il giorno del dividendo, le azioni varranno 90€ e il dividendo staccato sarà 10€ (appunto il 10% dei 100€ di ogni singola azione). In sostanza viene sottratta la quota dell'utile (appunto il 10%) dal valore delle azioni, quindi viene sottratto il 10% di 100€ ai 100€, quindi si otterranno 10€ di dividendo + 90€ del valore della singola azione.

E SE L'AZIENDA VA MALE?

Il prezzo delle azioni scende e purtroppo, per quanto riguarda le società quotate, il prezzo è deciso dal mercato (il quale ha SEMPRE ragione), ma le azioni quotate verranno spiegate nella terza parte. 

ESERCIZIO

Se l'azienda di cui voi avete il 20% di azioni ha un utile di 20.000€, quanto dovreste ottenere in forma di dividendo se il prezzo di una singola azione è 10€ e la somma totale delle azioni è 200.000€?


Per consultare la PARTE 1 (CLICCA QUI)
Per consultare la PARTE 3 (CLICCA QUI)

David Bowie e i Bond...

Sono un grande appassionato di musica (sono un chitarrista) e oggi non posso non ricordare David Bowie e il suo geniale eclettismo. Non lo definirei un musicista, bensì un'artista della musica, perché la musica era per lui il mezzo per esprimere i suoi alter ego, vedi Ziggy Stardust o the Thin White Duke, che divenne il soprannome principale qui in Italia (il Duca Bianco). Non ci scordiamo anche che David Bowie, oltre alle arti auditive, ha fatto anche l'attore ricoprendo anche dei ruoli importanti come nel suo film di esordio "L'uomo che cadde sulla terra", dove ricoprì il ruolo di protagonista.

Perchè parlo di David Bowie?

Perchè David Bowie era un astuto uomo della finanza, preferirei anche qui definirlo artista della finanza. Per raccogliere denaro utile ad acquistare i diritti delle sue canzoni, posseduti all'epoca da un suo ex-manager, Bowie insieme ad un investment banker di nome David Pullman, crearono quelli che verranno poi definiti BOWIE BONDS. Sì, le obbligazioni decennali di David Bowie con scadenza 10 anni e rendimento 7,9%. Erano Bonds di tipo ABS (Asset Backed Securities), o meglio, erano garantiti dalle vendite e dalle royalties dei suoi 25 album le quali coprivano il rendimento di queste obbligazioni. Bowie raccolse 55 milioni di dollari e riuscì a riacquisire la proprietà delle sue canzoni. 

...ora gustatevi (a mio parere) la sua canzone più bella...


Mercato, cosa attendersi per questa settimana 11-15 gennaio

Mercati deboli e ribassisti per questo inizio mese, una situazione più che prevedibile ai lettori del blog che hanno seguito gli articoli delle scorse settimane.

La situazione attuale vede gli indici azionari scendere mentre oro e argento (beni rifugio) riprendono una corsa rialzista che non si vedeva da tempo. Molto probabilmente, quella dei beni rifugio è una ripresa dei corsi che è solo all'inizio e che vedrà dei sali/scendi nel corso delle prossime settimane


Essendo gli indici azionari deboli, EurUsd potrebbe continuare la sua corsa rialzista verso 1,10 ma vediamo ora nel dettaglio cosa c'è da attendersi.

Analizzando EurUsd è probabile una discesa per l'inizio della settimana, specie per le giornate tra lunedì e mercoledì, giornate in cui assisteremo ad un movimento ribassista che porterà EurUsd a quotare sopra area 1,08, precisamente tra 1,0820 e 1,0840, area da cui potrebbe partire il movimento rialzista verso area 1,0980.




Conferme di questo ipotetico movimento arrivano anche dal Dollar Index (DXY), improntato al ribasso ma con la stessa dinamica di EurUsd, o meglio, rialzo tra lunedì e mercoledì fino area 99,00-20 per poi tornare verso area 98,00



Di conseguenza, ci si attende un movimento ribassista anche sugli azionari, specie sul Dax. Il movimento sul Dax è analogo a quello del Dollar Index (DXY). Rialzo delle quotazioni in area 10.140-10.200 per poi tornare in area 9570



In sostanza è una settimana dove prima si assisterà ad un movimento "trappola", Bullish trap su Dax e DXY e Bearish Trap per EurUsd per poi tornare ai normali trend caratteristici delle ultime sedute. Da notare un Gap Aperto sul DAX il quale nelle prossime settimane potrebbe essere chiuso prima di scendere verso quotazioni più basse al di sotto di 9000 punti. 

venerdì 8 gennaio 2016

Mutuo: con i tassi bassi è un occasione da non perdere

Tassi bassi e mutui, c'avete mai pensato oppure continuate a pagare la vostra rata senza curarvi delle occasioni "irripetibili" che ci sono in questo momento? C'è chi ne apre uno nuovo, chi lo surroga o chi pensa alla rinegoziazione

Ma prima di passare all'argomento MUTUO, bisogna affrontare il tema più importante in assoluto, quella variabile fondamentale che consente ad un mutuo di avere dei tassi molto bassi e che permette ai clienti di sfruttare delle occasioni molto interessati sul lato del risparmio personale: I Tassi di Interesse.

Il tasso di interesse è una variabile a dir poco fondamentale e costituisce la base per le spese del vostro mutuo. Il tasso di interesse che solitamente vengono presi come riferimento sono l'IRS e l'Euribor. 

L'IRS è un tasso a "lungo termine" ed è il tasso di riferimento per i mutui a tasso fisso, generalmente dai 10 anni in poi. Più basso è l'IRS in un dato momento, più il vostro mutuo sarà basso qualora deciderete di surrogarlo, rinegoziarlo o stipularlo. 

L'Euribor è il tasso a breve termine e indica il costo del denaro per le banche. Questo tasso di interesse è quello che viene utilizzato per la maggior parte dei casi nei mutui a tasso variabile. Ovviamente questo tasso di interesse si muove col variare del costo del denaro. Più saranno bassi i tassi di interesse più bassa sarà la vostra rata, qualora aumenterà l'Euribor la vostra rata aumenterà. 

Cosa voglio dire?

Questo è un momento storico in cui i tassi BCE sono allo 0% e ciò vuol dire che il costo del denaro è praticamente zero. Come il denaro vada a costare poco per le banche, allora dovrebbe costare poco anche a voi e tutti i tipi di prestito dovrebbero essere poco onerosi. Ma è così? Purtroppo NO, se non si hanno le competenze o non ci si affida ad un professionista. 


Quale tipo di tasso conviene?

Con un tasso VARIABILE si è esposti alle oscillazioni del costo del denaro (alle decisioni di Draghi in merito ai tassi), quindi questa è una soluzione plausibile per chi ha dei mutui con scadenza brevissima (sotto 5 anni). Per chi ha mutui che hanno una durata maggiore dei 5 anni è molto consigliato il tasso FISSO. Ora vi spiego il perché di tutto ciò. 


I tassi sono bassi e a causa delle politiche economiche ora in atto, rimarranno bassi (prossimi allo 0%) almeno fino a metà 2017 per poi, si spera, risalire gradualmente. In allegato, e chi ha un mutuo potrà capire bene di cosa sto parlando, il grafico dell'IRS a 20 anni, il tasso di interesse dei mutui a tasso fisso a 20 anni. 



La linea rossa è l'IRS a 20 anni, il tasso Fisso per i mutui a 20 anni mentre la linea blu è il tasso BCE. Vedete come ad una diminuzione del tasso BCE vi è una conseguente diminuzione dell'IRS. Fino a qui tutto regolare, ma come sfruttare un'occasione? Perchè questa è un'occasione? 

Chi ha preso un mutuo a tasso fisso tra il 2006 e il 2009, ha bloccato un tasso al di sopra del 4%, un tasso che viene maggiorato dello Spread applicato dalla banca. Ecco che arriviamo tranquillamente a pagare una rata che è compresa tra il 5% e il 6%. Diciamo che su un mutuo da 100.000€ per 20 anni al tasso del 5,50% si paga una rata di circa 688€. In 20 anni vengono dati alla banca 65.000€ di interessi.

Ora, quanto pagherebbe una persona che vuole prendere un mutuo adesso e BLOCCARE il tasso di interesse per i prossimi 20 anni? Considerando il fatto che ora si possono prendere i mutui tra il 2,5% e il 3,5% (ad un cliente ho fatto risparmiare ancor di più!), quanto si pagherebbe di rata?

Un mutuo da 100.000€ con durata 20 anni al tasso del 3% paga 554 €, una differenza di 134€ al mese per i prossimi vent'anni. In questo caso, grazie a questi tassi bassi, il cliente paga 33.103€ di interessi e risparmia, rispetto al primo, più di 32.000€ in 20 anni! 

Cosa fare?

Se avete un mutuo già in essere, surrogatelo o rinegoziatelo, è gratuito. Accendere un nuovo mutuo a tasso FISSO è la soluzione più conveniente per voi (e sconveniente per la banca che guadagna di meno). Ah, dimenticavo, indovinate un po' che tipo di mutuo preferiscono offrire le banche? Ovviamente NON il tasso fisso.

Per avere più informazioni in merito, contattatemi, non vi costa nulla

Contatti: davidpascucci@libero.it
Skype: david.pascucci3

giovedì 7 gennaio 2016

Educazione Finanziaria: Le Azioni (Parte 1)


Le azioni sono uno strumento finanziario molto importante. In questo capitolo mi limiterò a spiegarvi in modo semplicissimo cos'è un'azione e a cosa si riferisce. 

CONCETTO BASE


L'azione è una quota di partecipazione ad un'impresa/azienda, nel bene e nel male.

Esempio: Se la totalità delle azioni è 100 e voi avete 10, avete il 10% delle azioni. Ipotizziamo che il prezzo di un'azione è 1 euro. In questo caso avete 10 euro.

Per ipotesi, in seguito ad un ottimo anno di affari, la vostra partecipazione aumenta di valore e le vostre azioni aumentano di prezzo, da 1 € a 2 €. Ora la totalità delle azioni è sempre 100 ma il prezzo per azione è 2 €. La totalità vale ora 200 € e voi avete sempre 10 azioni, stavolta per un valore di 20 € anzichè 10 €. Il vostro capitale è incrementato del 100%!!!

ESERCIZIO

Prendendo l'esempio di prima. Se il prezzo delle mie azioni dovesse scendere a 0,50 €, quanto varrà la mia partecipazione?

-Tot azioni 100
- Mia partecipazione 10 azioni

- Valore mie azioni 10 € (al prezzo di 1 €) 

Nei commenti scrivete il risultato, ma ciò che più interessa è sapere come ci si è arrivati

Il Film La Grande Scommessa. L'ignoranza finanziaria in un film

Da poco è uscito nelle sale il film "La Grande Scommessa", un film che parla di un gruppo di operatori del settore, principalmente traders di un certo livello, che credono fermamente nel crollo dei mercati dovuto alla crisi del settore immobiliare negli USA prima del crollo dei mutui subprime. Insomma, anche se non l'ho ancora visto deve essere un bel film, solo per la tematica messa in gioco dal regista Adam McKay.




Ma dove voglio arrivare? 

Negli USA il film è intitolato "The Big Short", letteralmente "La Grande Vendita allo Scoperto" (lo so, non è un bel titolo in italiano), mentre qui in Italia è stato tradotto come "La grande scommessa". Scommessa? Sì, perché in Italia in borsa (io preferisco dire Mercati) si GIOCA e si SCOMMETTE, non si investe. 

In Italia i mercati sono visti come dei grandi banchi scommesse dove qualcuno vince e molti perdono ed è proprio questa visione distorta dei mercati che crea l'ignoranza finanziaria che abbiamo qui in Italia.

Negli USA la cultura finanziaria è molto più elevata e lo sapete perchè? Perchè a livello finanziario ne hanno viste di cotte e di crude. Già la generazione nata attorno il 1930 ha vissuto nella povertà della grande depressione, un periodo di crisi causato essenzialmente da quello che è stato il Crollo del 1929. Ad oggi la crisi dei subprime ha fatto scuola, nel senso che molte persone ci hanno rimesso le loro vite a livello finanziario eppure, gli americani, hanno una cultura finanziaria superiore alla nostra. Hanno più cultura ma, molto probabilmente non la sanno sfruttare.

E in Italia?

Purtroppo qui siamo molto indietro. I mass media e la cultura generale fanno sì che ci sia quel senso di irresponsabilità circa il nostro futuro finanziario con frasi del tipo "è colpa delle banche", "è colpa della speculazione", "è colpa di Tizio o di Caio"...semplicemente è COLPA NOSTRA. 


I fatti recenti che hanno visto l'insolvenza di alcune obbligazioni bancarie ne sono una prova. Ma se un titolo rende il 7% con i mercati che offrono rendimenti prossimi allo zero, è lecito farsi la domanda "come mai mi offrono il 7%"? La nostra ignoranza finanziaria è alta ed è unicamente dipesa dai nostri limiti mentali circa la comprensione dei mercati, argomento di cui la stragrande maggioranza se ne disinteressa. 

Come risolvere il problema?

Studiando. Perché studiare queste tematiche è fondamentale. Non di certo dobbiamo diventare degli operatori di borsa professionisti, ma dobbiamo almeno capire e fare nostro il concetto di RISCHIO e conoscere effettivamente le basi dei principali strumenti finanziari.

Con delle conoscenze minime degli strumenti finanziari, molti dei risparmiatori "truffati" non sarebbero stati raggirati dalle banche, le quali vivono sull'ignoranza della collettività. Ne approfitto per affermare che la vera speculazione è questa e non quella che c'è sui mercati finanziari, luogo dove si incontrano semplicemente domanda e offerta.


Con una superiore cultura finanziaria avremmo sicuramente delle banche in crisi e molto probabilmente, allo stesso tempo, cambierebbero la loro gestione da "cassaforti sociali" a "aziende", ciò che dovrebbero essere e che dovrebbero fare. 

Mi raccomando, vedetevi il film, giusto per rendersi conto di quanto un po' più di sapere e cultura finanziaria possano essere utili, non solo per guadagnare, ma soprattutto per proteggere i propri risparmi

Non siate "ignoranti per pigrizia"Definizione: "L'ignoranza è la condizione che qualifica una persona, detta ignorante, cioè chi non conosce in modo adeguato un fatto o un oggetto"  (da Wikipedia)

Un saluto a tutti

  

Mercati al Bivio: Salita Importante o Crollo Decisivo?

I mercati si trovano letteralmente in un bivio che costringe gli operatori, specie quelli che operano nel lungo periodo, a dover prendere de...