domenica 6 dicembre 2015

Parità tra Euro e dollaro? No, neanche tra un anno...forse mai

Sembrerò molto presuntuoso e arrogante ma purtroppo sono convinto che questa fantomatica parità non sarà mai raggiunta. A livello macroeconomico, tutto ciò che viene detto in merito al raggiungimento della parità, è giustissimo, sia a livello macroeconomico che a livello logico: se la Fed aumenta i tassi il dollaro si apprezza e se Draghi dovesse continuare con qualche altra manovra espansiva (probabile) l'euro si deprezza...ecco che il cambio EurUsd dovrebbe scendere verso la parità, forse anche al di sotto di essa. Beh, 2+2=4 ...ma sui mercati finanziari a volte 2+2 non fa 4 e questo è il bello. 

A favore di questa tesi su EurUsd a 1,000 ce ne sono molti e anche iper-autorevoli (oppure autorevoli perchè sono big del mercato?). 

GOLDMAN SACHS (parità entro fine anno)



Tra i primi autorevoli sostenitori del "pari" c'è Goldman Sachs che si sbilancia dicendo che cambio EurUsd raggiungerà la parità (1,000). La manovra congiunta "rialzo tassi Fed" e ulteriore "manovra espansiva Bce" porterebbe il cambio alla pari già entro fine dicembre. Eccone la prova di quanto detto sul maggior portale di informazione finanziaria, Bloomberg (Articolo originale)


NOMURA ("la parità è dietro l'angolo")


A pensare al cambio pari non c'è solo Goldman Sachs, ma anche Nomura. Jens Nordvig, capo delle strategie valutarie e ricerca sui titoli a reddito fisso di Nomura, ex-Goldman Sachs. Anche qui le motivazioni sono le medesime, o meglio, la divergenza delle politiche monetarie a sfavore totale dell'euro. Nordvig non si sbilancia troppo ma comunque afferma che durante il 2016 si potrebbe raggiungere la parità. Anche qui, la fonte è Bloomberg (Articolo Originale).


DEUTSCHE BANK (a 0,85 nel 2017)


Qua è Deutsche Bank che oltre a parlare di parità che verrà raggiunta entro il 2016, parla addirittura di quotazioni che vanno ben oltre al di sotto della parità. Nel 2017, secondo Deutsche Bank, EurUsd potrebbe raggiungere quota 0,85, ben 15% al di sotto della parità. (Articolo originale).

Bene, in fin dei conti, tutti hanno le stesse motivazioni, tutte riconducibili alle manovre divergenti tra Bce e Fed. Ma quali sarebbero i motivi per un EurUsd al di sopra della parità?

Un mio articolo risalente al 22 novembre, parlava di diverse motivazioni che vanno contro il rialzo dei tassi Usa. In questo articolo, c'è la chiave di lettura principale per cui EurUsd non dovrebbe andare verso la parità. 
L'errore principale di chi fa analisi sui mercati è quello di considerare i singoli mercati (valutari, azionari, obbligazionari) come comparti a sè stanti, così come si sta facendo ora con la questione euro-dollaro.

Come ho scritto nell'articolo citato sopra (CLICCA QUI PER L'ARTICOLO), c'è correlazione negativa tra mercati azionari e EurUsd: i mercati azionari e obbligazionari sono in bolla, inoltre hanno visto un aumento di volatilità (indice massimo di paura e incertezza) ed è probabile un crollo a breve, di cui abbiamo avuto anticipazione qualche giorno fa (03/12). Un rialzo dei tassi USA sarebbe deleterio perché l'inflazione USA è molto bassa e il debito elevatissimo (da poco tempo sopra il 100% in rapporto con il PIL). Un aumento del valore del dollaro affosserebbe ancor di più questi due valori, aumentando il debito in termini reali e abbassando l'inflazione. Per non parlare degli squilibri a livello mondiale sul mercato valutario, del commercio internazionale e delle materie prime.

Un super-dollaro è economicamente poco produttivo per gli Usa e di conseguenza per l'economia mondiale. Diminuirebbe considerevolmente il potere d'acquisto europeo e il prezzo delle materie prime a danno dei paesi esportatori di esse (vedi Russia e Australia in primis). L'Europa non risolverebbe il problema inflazione, un problema dovuto principalmente ad una crisi di domanda e non da una crisi di liquidità (fronte sul quale la Bce può agire e sta agendo direttamente senza risolvere il problema).

In sostanza, un super-dollaro (EurUsd<1,000) è molto improbabile per via delle conseguenze a livello mondiale. 


Troppo facile e comodo prevedere EurUsd al di sotto della parità facendo una semplice analisi della divergenza operativa tra banche centrali. Invece mi risulta fondamentale contestualizzare e legare questo evento a tutti i mercati, in sostanza è come fare un'analisi intermarket (fondamentale/tecnica) vincolata ad un evento.  

IL DILEMMA DEGLI OPERATORI


Sono molti gli operatori, per conoscenza diretta, che sono a favore di EurUsd al di sotto della parità. Sappiamo però che la maggior parte degli operatori sul mercato è perdente (circa l'80% sui mercati globali e circa il 95% sul mercato valutario), quindi un EurUsd sotto la parità è ancor più improbabile se consideriamo questa statistica (sarebbero tutti quanti molto ricchi andando corti di EurUsd?) 

CHI NON CI CREDE?

David Bloom, Global Head FX Reaserch di HSBC. Anche lui, prevede un EurUsd verso 1,20. (Articolo Originale). Anche io sono completamente d'accordo ad un Euro a 1,18-1,20, così come ho scritto nel mio articolo al quale rimando la lettura per una comprensione maggiore della mia tesi "contro-corrente"

Un saluto a tutti
STAY TUNED  



















2 commenti:

  1. L'aumento dei tassi è un 'atto dovuto' che la FED ha promesso da tempo, se non dovesse avvenire a dicembre il crollo delle borse e del USD sarà spettacolare... in effetti è un rialzo scontato dal mercato, per cui è lecito attendersi anche un recupero dell'EUR, la tua analisi mi sembra perfetta. Aggiungerei anche che probabilmente le quotazioni dell'oro saliranno.
    PS: ora il testo è molto più leggibile, grazie.

    RispondiElimina

Mercati al Bivio: Salita Importante o Crollo Decisivo?

I mercati si trovano letteralmente in un bivio che costringe gli operatori, specie quelli che operano nel lungo periodo, a dover prendere de...