domenica 8 novembre 2020

Biden Presidente USA, Trump contesta. Cosa Faranno i Mercati?

BIDEN NUOVO PRESIDENTE USA, NUOVO CAPITOLO PER L'ECONOMIA AMERICANA

Joe Biden è il nuovo presidente degli USA e scalza Trump sia per voti che per consensi mediatici, complice una forte avversione generale nei confronti di quest'ultimo su vari temi interni e non (razzismo, politiche economiche controverse ecc.)

Ora Joe Biden dovrà consolidare la tenuta economica dell'economia USA, in forte crescita negli ultimi anni e con numeri macroeconomici da far invidia.

COSA LASCIA TRUMP. I NUMERI DEGLI USA

Vedendo i numeri, la presidenza Trump ha coinciso con un miglioramento delle condizioni macroeconomiche statunitensi, in particolar modo sul mercato del lavoro. Come potete vedere nel grafico qui sotto, Trump ha proseguito un trend di diminuzione della disoccupazione fino ad arrivare ai minimi storici sotto il 4%, numeri impressionanti in epoca pre-coronavirus. Lo spike che vedete nel grafico è il dato della disoccupazione allo scoppio della pandemia. 




Trump lascia anche un'inflazione all'1,4%, il dato più sano nel mondo occidentale, niente a che vedere con la misera situazione in UE dove non si riesce a far galoppare l'inflazione oramai stagnante intorno allo 0% con il mostro deflazione che bussa alle porte da diverso tempo (fortunatamente non abbiamo ancora aperto la porta...).

Durante la sua permanenza alla Casa Bianca, il Dollaro ha visto anche un deprezzamento da 1,05 a 1,18/1,20 nei confronti dell'Euro, una buona condizione per cercare di contenere il valore reale del debito pubblico.

Il debito pubblico USA rimane invece stabile con un leggero aumento da 105,3% del 2016 al 106,9% del 2020. Questo numero penso sia destinato a salire durante i prossimi anni per via degli aiuti stanziati dalla FED in epoca coronavirus.

COSA ASPETTARSI DAI MERCATI FINANZIARI? LA MIA VISIONE

La situazione è molto divergente, soprattutto sui mercati occidentali che vedono i mercati USA in forte accelerazione e i mercati europei, soprattutto il DAX tedesco che "arranca" sui massimi. 

Questo Gap è in parte giustificabile dai numeri detti prima riguardo la miglior situazione economica in USA, migliore rispetto a quella europea, ma ciò che non torna è la forza dai minimi di indici come il Nasdaq che hanno registrato rendimenti da capogiro in un arco temporale molto ristretto. 

Considerando che il mercato dei titoli di Stato è assolutamente imballato con rendimenti prossimi allo zero sulle lunghe scadenze (oramai da anni), la possibilità di vedere forti ribassi a breve è molto alta. Detto questo, c'è da precisare che la panoramica tecnica è ancora più che rialzista e che allo stesso tempo ci sono diversi elementi a favore di un ribasso forte che, per il momento, sui grafici non si sono ancora palesati. 

L'argomento "mercati" lo riprenderemo nel corso della settimana

TI RICORDO CHE...

Puoi seguirmi sui vari social cliccando semplicemente qui sotto, per supportare la creazione di contenuti non a pagamento

FACEBOOK
YOUTUBE







Nessun commento:

Posta un commento

Mercati al Bivio: Salita Importante o Crollo Decisivo?

I mercati si trovano letteralmente in un bivio che costringe gli operatori, specie quelli che operano nel lungo periodo, a dover prendere de...