Da "molto tempo" non scrivo sul blog e, fortuna vuole, che vi sia una coincidenza tecnica a mio parere importante sul principale indice azionario mondiale, l'americano S&P500.
ANALISI TECNICA
Solitamente non uso questi strumenti per fare delle analisi, però date le circostanze delle ultime giornate di negoziazione, mi pare doveroso e utile vedere anche alcuni strumenti di analisi tecnica che io ritengo validi in determinate situazioni, soprattutto per avere conferme su quella che è la mia "Analisi dei Prezzi". In questa analisi vediamo S&P500 a timeframe Daily/Giornaliero con un oscillatore, precisamente l'RSI.
Come funziona l'RSI? Per chi non lo sa, l'RSI rientra nella macro-categoria degli "oscillatori" di analisi tecnica. Il suo andamento, nel momento in cui dovesse DIVERGERE con l'andamento dei prezzi potrebbe indicare uno "stop" del trend in atto o addirittura un'inversione dello stesso.
Vediamo la sua applicazione sul grafico attuale di S&P500
L'RSI è quella linea all'interno dell'area viola in cui vi sono le frecce rosse, mentre al di sopra, ovviamente, i prezzi di S&P500.
1) Quando i minimi dell'RSI sono ascendenti e i minimi corrispondenti di S&P500 sono discendenti, abbiamo quella che è una divergenza e nel nostro caso abbiamo assistito ad un'inversione del trend che era in atto .
2) Siamo nella situazione in cui i massimi sono ascendenti per S&P500 e l'RSI corrispondente presente invece dei massimi discendenti ed è chiara una DIVERGENZA come nel caso 1, solamente che qui potremmo parlare di inversione al ribasso.
PRONTI A SCENDERE?
La divergenza, per rafforzare ancor di più il concetto, avviene su un timeframe importante come quello giornaliero, in più in corrispondenza di un'area di massimi importantissima, area 2080.
Questo potrebbe segnare l'inizio della discesa, o per lo meno, un preludio importante ad un crollo che potrebbe essere ricordato nei prossimi mesi.
lunedì 18 aprile 2016
domenica 10 aprile 2016
Mercati, panoramica settimanale 11-15 aprile
AVVISO: Data l'apertura questa settimana dei SERVIZI di CONSULENZA EVOLUTA, le analisi non saranno più "dettagliate" come quelle precedenti.
MERCATI IN DISTRIBUZIONE
Che i mercati siano in distribuzione è oramai quasi un dato di fatto e basta osservare il grafico del DAX e di S&P500, quest'ultimo più forte ma che allo stesso tempo ha mostrato i primi segni di cedimento con la chiusura settimanale negativa. Inoltre EurUsd si trova in un'area di massimi che potrebbero essere violati al rialzo e UsdJpy oramai condannato a scendere verso livelli più bassi.
EURUSD
Il cambio, anche se la chiusura settimanale suggerisce il contrario, sembra ancora improntato al rialzo e sembra oramai puntare verso 1,1450, livello massimo della scorsa settimana e magari puntare dopo verso 1,15.
DAX
Il Dax è si in fase di distribuzione ma è pur sempre debole rispetto al cugino americano S&P500. Qui si punta ad area 9400 nel breve e date le circostanze, molto probabilmente, potrebbe essere solo l'inizio di una lunga discesa.
MERCATI IN DISTRIBUZIONE
Che i mercati siano in distribuzione è oramai quasi un dato di fatto e basta osservare il grafico del DAX e di S&P500, quest'ultimo più forte ma che allo stesso tempo ha mostrato i primi segni di cedimento con la chiusura settimanale negativa. Inoltre EurUsd si trova in un'area di massimi che potrebbero essere violati al rialzo e UsdJpy oramai condannato a scendere verso livelli più bassi.
EURUSD
Il cambio, anche se la chiusura settimanale suggerisce il contrario, sembra ancora improntato al rialzo e sembra oramai puntare verso 1,1450, livello massimo della scorsa settimana e magari puntare dopo verso 1,15.
DAX
Il Dax è si in fase di distribuzione ma è pur sempre debole rispetto al cugino americano S&P500. Qui si punta ad area 9400 nel breve e date le circostanze, molto probabilmente, potrebbe essere solo l'inizio di una lunga discesa.
giovedì 7 aprile 2016
FED vs BCE: Yellen in confusione, BCE in crisi
Ieri sera la Fed ha deciso di mantenere inalterati i tassi di interesse, così come da attese, mentre oggi parlerà Mario Draghi circa le politiche della BCE in materia di politica monetaria.
Andiamo ora ad analizzare qual è la situazione di USA e UE in merito alle politiche delle rispettive banche centrali
FED: Dalle intenzioni esplicate dalla Yellen, la FED promuove una politica restrittiva in modo accomodante. Ciò è indice di totale confusione perché una politica restrittiva NON può essere allo stesso tempo accomodante. Questo fattore è sicuramente indice di come la FED sia OBBLIGATA, per cause imputabili alle precedenti gestioni, ad aumentare i tassi di interesse mentre, allo stesso tempo, deve aver spazio per fare qualche passo indietro qualora sia necessario.
Se l'economia USA è in buono stato, così come affermato dalla Yellen, come mai una politica restrittiva deve avere la possibilità di essere "accomodante"? Semplicemente l'economia USA è sì in buono Stato ma molto probabilmente è nell'aria un problema di natura finanziaria magari legata a prodotti strutturati (quindi complessi) come i BTO di cui parlai qualche mese fa.
Definirei la FED poco determinata, una banca centrale che mette le mani avanti in caso dovesse succedere qualcosa di "inaspettato".
BCE: Draghi sta sicuramente agendo molto bene nel limite delle proprie possibilità. Consideriamo il fatto che SuperMario è entrato come governatore della BCE in un contesto di mercato difficilissimo rispetto al predecessore Trichet e gestire una banca centrale di un'area monetaria in costante crisi, che sia essa finanziaria o economica, è assolutamente difficile.
Il grande problema della BCE non è il settore finanziario, bensì quello economico, area in cui la BCE NON HA POTERE visto che sono i Governi Europei a dover agire in quel campo tramite un aggiustamento dei livelli di tassazione e politiche volte ad alimentare i consumi, politiche che la classe dirigente statale europea non è ovviamente in grado di sviluppare.
La BCE di Draghi è un motore senza benzina e se gli Stati non cooperano con la banca centrale, la crisi attuale diventerà cronica e strutturale.
ARTICOLI CORRELATI
- Crisi, i BTO avranno un ruolo cruciale quest'anno
Andiamo ora ad analizzare qual è la situazione di USA e UE in merito alle politiche delle rispettive banche centrali
FED: Dalle intenzioni esplicate dalla Yellen, la FED promuove una politica restrittiva in modo accomodante. Ciò è indice di totale confusione perché una politica restrittiva NON può essere allo stesso tempo accomodante. Questo fattore è sicuramente indice di come la FED sia OBBLIGATA, per cause imputabili alle precedenti gestioni, ad aumentare i tassi di interesse mentre, allo stesso tempo, deve aver spazio per fare qualche passo indietro qualora sia necessario.
Se l'economia USA è in buono stato, così come affermato dalla Yellen, come mai una politica restrittiva deve avere la possibilità di essere "accomodante"? Semplicemente l'economia USA è sì in buono Stato ma molto probabilmente è nell'aria un problema di natura finanziaria magari legata a prodotti strutturati (quindi complessi) come i BTO di cui parlai qualche mese fa.
Definirei la FED poco determinata, una banca centrale che mette le mani avanti in caso dovesse succedere qualcosa di "inaspettato".
BCE: Draghi sta sicuramente agendo molto bene nel limite delle proprie possibilità. Consideriamo il fatto che SuperMario è entrato come governatore della BCE in un contesto di mercato difficilissimo rispetto al predecessore Trichet e gestire una banca centrale di un'area monetaria in costante crisi, che sia essa finanziaria o economica, è assolutamente difficile.
Il grande problema della BCE non è il settore finanziario, bensì quello economico, area in cui la BCE NON HA POTERE visto che sono i Governi Europei a dover agire in quel campo tramite un aggiustamento dei livelli di tassazione e politiche volte ad alimentare i consumi, politiche che la classe dirigente statale europea non è ovviamente in grado di sviluppare.
La BCE di Draghi è un motore senza benzina e se gli Stati non cooperano con la banca centrale, la crisi attuale diventerà cronica e strutturale.
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martedì 5 aprile 2016
Mercati, ci si prepara al crollo dell'azionario?
I mercati sono finalmente pronti a crollare, questione di qualche settimana e si inizierà a vedere un crollo molto importante. Sono mesi che parlo di CRASH per il 2016 e più passa il tempo e più i grafici mi convincono di ciò.
Proprio il 26 marzo parlavo di primi segni di cedimento su S&P500 con l'inizio di un'area di distribuzione compresa tra 2040 e 2080.
Ora S&P500 sembra non avere la forza di continuare il trend ascendente, così ipotizzo l'inizio della fase di DISTRIBUZIONE di cui parlavo giusto 10 giorni fa (CLICCA QUI). La durata di questa fase è ovviamente quasi imprevedibile e mi viene da pensare questa fase in un arco di tempo compreso tra le 2 e le 4 settimane.
IN SOSTANZA
Probabilmente potremmo assistere ad una fase di distribuzione dove S&P500 può essere "chiuso" nella fascia di prezzi compresa tra 2080 e 2020 (quindi sotto 2040), livelli sui quali graviterà fino all'inizio di una discesa importante, il tutto condito dalla formazione di un pattern di inversione forte su un timeframe lungo come il Settimanale (Weekly). Questa fase potrebbe durare tra le 2 e le 4 settimane ma attenzione perchè la formazione di un pattern di inversione su un timeframe lungo può anticipare la discesa e non è quindi escluso che il movimento ribassista ipotizzato sia fulmineo rispetto le aspettative.
ARTICOLI CORRELATI
- Mercati azionari pronti ad un crollo che farà la storia (Parte 1)
- Mercati azionari pronti ad un crollo che farà la storia (Parte 2)
- I primi segni di cedimento di S&P500
Proprio il 26 marzo parlavo di primi segni di cedimento su S&P500 con l'inizio di un'area di distribuzione compresa tra 2040 e 2080.
Ora S&P500 sembra non avere la forza di continuare il trend ascendente, così ipotizzo l'inizio della fase di DISTRIBUZIONE di cui parlavo giusto 10 giorni fa (CLICCA QUI). La durata di questa fase è ovviamente quasi imprevedibile e mi viene da pensare questa fase in un arco di tempo compreso tra le 2 e le 4 settimane.
IN SOSTANZA
Probabilmente potremmo assistere ad una fase di distribuzione dove S&P500 può essere "chiuso" nella fascia di prezzi compresa tra 2080 e 2020 (quindi sotto 2040), livelli sui quali graviterà fino all'inizio di una discesa importante, il tutto condito dalla formazione di un pattern di inversione forte su un timeframe lungo come il Settimanale (Weekly). Questa fase potrebbe durare tra le 2 e le 4 settimane ma attenzione perchè la formazione di un pattern di inversione su un timeframe lungo può anticipare la discesa e non è quindi escluso che il movimento ribassista ipotizzato sia fulmineo rispetto le aspettative.
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lunedì 4 aprile 2016
Educazione Finanziaria: Derivati, Cosa Sono? (Parte 2)
Dopo aver parlato di come funziona una compravendita (o operazione di Trading) su un Future, vediamone ora i VANTAGGI dell'utilizzo dei futures
Rivediamo insieme il concetto di LEVA FINANZIARIA e di MARGINE, due concetti a dir poco fondamentali e caratterizzanti per questo tipo di strumento finanziario.
Il future permette di esporsi per 100.000$ sul mercato pur avendone solamente 10.000$ come spiegato nella prima parte: 10.000$ è il MARGINE mentre 100.000$ è il CONTROVALORE sul mercato. Il rapporto tra margine e controvalore si chiama effetto LEVA. In questo caso è 1/10: in sostanza il Margine è 1/10 del Controvalore. Questo effetto comporta molti Vantaggi e Svantaggi
- COPERTURA DEL RISCHIO
I derivati nascono come strumenti di copertura dal rischio proprio grazie all'effetto leva. Come mai? Ecco il tutto spiegato con un esempio:
1) Ipotizziamo di essere dei commercianti Americani e di aver stipulato un contratto dove si ipotizza uno scambio di merci con un cliente Europeo per un controvalore pari a 125.000€.
2) Il regolamento in denaro avverrà in Euro.
3) Siamo COMPRATORI
Compro un Future sul cambio Euro/Dollaro che prende il nome di EuroFX il cui controvalore è 125.000€. Questa operazione mi permette di non avere perdite per via del tasso di cambio
Esempio: Se devo pagare 125.000€ tra 1 mese e io ho solamente dollari, un aumento del valore dell'euro rispetto al dollaro del 5% mi farebbe pagare il 5% in più, ossia un controvalore di 6.250€ in dollari. Il derivato mi permette di "Compensare" questa perdita sul cambio: Perdo 6250€ sullo scambio reale ma guadagno 6250€ dal contratto Future.
Come potete constatare, la perdita sul cambio è pari a 0 e il RISCHIO CAMBIO è di fatto ANNULLATO grazie al derivato EuroFX.
- SOVRAESPOSIZIONE
Grazie al margine e all'effetto leva è possibile guadagnare sul controvalore utilizzando solo il margine. Questo era stato detto già nella PARTE 1 (Clicca Qui) che consiglio vivamente di rivedere per capire meglio questo esempio.
Come vedremo e come in parte abbiamo già visto, i derivati hanno anche degli svantaggi da tenere bene in considerazione.
Per consultare la PARTE 1 (Clicca Qui)
Per consultare la PARTE 3 (Clicca Qui)
Rivediamo insieme il concetto di LEVA FINANZIARIA e di MARGINE, due concetti a dir poco fondamentali e caratterizzanti per questo tipo di strumento finanziario.
Il future permette di esporsi per 100.000$ sul mercato pur avendone solamente 10.000$ come spiegato nella prima parte: 10.000$ è il MARGINE mentre 100.000$ è il CONTROVALORE sul mercato. Il rapporto tra margine e controvalore si chiama effetto LEVA. In questo caso è 1/10: in sostanza il Margine è 1/10 del Controvalore. Questo effetto comporta molti Vantaggi e Svantaggi
- COPERTURA DEL RISCHIO
I derivati nascono come strumenti di copertura dal rischio proprio grazie all'effetto leva. Come mai? Ecco il tutto spiegato con un esempio:
1) Ipotizziamo di essere dei commercianti Americani e di aver stipulato un contratto dove si ipotizza uno scambio di merci con un cliente Europeo per un controvalore pari a 125.000€.
2) Il regolamento in denaro avverrà in Euro.
3) Siamo COMPRATORI
Come coprire il rischio di un eventuale apprezzamento dell'euro per evitare di pagare di più in termini di dollari?
Compro un Future sul cambio Euro/Dollaro che prende il nome di EuroFX il cui controvalore è 125.000€. Questa operazione mi permette di non avere perdite per via del tasso di cambio
Esempio: Se devo pagare 125.000€ tra 1 mese e io ho solamente dollari, un aumento del valore dell'euro rispetto al dollaro del 5% mi farebbe pagare il 5% in più, ossia un controvalore di 6.250€ in dollari. Il derivato mi permette di "Compensare" questa perdita sul cambio: Perdo 6250€ sullo scambio reale ma guadagno 6250€ dal contratto Future.
Come potete constatare, la perdita sul cambio è pari a 0 e il RISCHIO CAMBIO è di fatto ANNULLATO grazie al derivato EuroFX.
- SOVRAESPOSIZIONE
Grazie al margine e all'effetto leva è possibile guadagnare sul controvalore utilizzando solo il margine. Questo era stato detto già nella PARTE 1 (Clicca Qui) che consiglio vivamente di rivedere per capire meglio questo esempio.
Come vedremo e come in parte abbiamo già visto, i derivati hanno anche degli svantaggi da tenere bene in considerazione.
Per consultare la PARTE 1 (Clicca Qui)
Per consultare la PARTE 3 (Clicca Qui)
Mercati, analisi settimanale 4-8 aprile
Mercati calmi e tutto sembra essere regolare con un graduale aumento della quotazioni dell'azionario e con le materie prime in fase di arresto. Ripeto, tutto SEMBRA essere regolare e di questa strana regolarità dei mercati ne parlerò a breve con un altro articolo.
EURUSD
La settimana scorsa è stata caratterizzata da un movimento unidirezionale rialzista verso i massimi di lungo periodo in area 1,1400. Per questa settimana mi attendo un ritorno verso massimi precedenti come supporti in area 1,1330-1,1300 per poi provare provare l'allungo verso area 1,1460.
Inoltre, questa settimana parlerà Draghi quindi non è escluso un aumento della volatilità verso l'alto che potrebbe portare le quotazioni a toccare aree importanti come 1,1600.
DAX
La fase di distribuzione è in formazione e probabilmente si completerà a breve. Si può pensare ad un ambiente ribassista e ipotizzo un ritorno verso area 9900-10.000 per poi puntare area 9600 al ribasso.
EURUSD
La settimana scorsa è stata caratterizzata da un movimento unidirezionale rialzista verso i massimi di lungo periodo in area 1,1400. Per questa settimana mi attendo un ritorno verso massimi precedenti come supporti in area 1,1330-1,1300 per poi provare provare l'allungo verso area 1,1460.
Inoltre, questa settimana parlerà Draghi quindi non è escluso un aumento della volatilità verso l'alto che potrebbe portare le quotazioni a toccare aree importanti come 1,1600.
DAX
La fase di distribuzione è in formazione e probabilmente si completerà a breve. Si può pensare ad un ambiente ribassista e ipotizzo un ritorno verso area 9900-10.000 per poi puntare area 9600 al ribasso.
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